Rassegna Stampa del Cameo

Cara Greta, il mondo non finirà nel 2030 - Seconda parte

Il dilemma è  sempre lo stesso: siamo disposti a rinunciare a parte dello stile di vita attuale per difendere l’ambiente? Di contro i newyorchesi dem e super liberal accetteranno il Green New Deal del loro sindaco Bill De Blasio (si crederà mica Franklin Delano Roosevelt?) che vieterà i grattacieli in acciaio e vetro per eccesso di consumo energetico? Le aziende saranno disponibili a ridurre fatturato e profitti? Noi singoli saremo disposti a spendere 19 € per una pizza anziché andare a Londra con Ryanair come oggi, emettendo oscene scie di CO2? Chi se la sente di sottoscrivere questo principio “Minor consumo di beni e servizi, quindi minore prosperità economica, in cambio di un ambiente più sano?”.

Ragazzi, nel mondo che vi stiamo, disordinatamente, consegnando tutto è interconnesso, ma tutto è anche monetizzabile, e tutto ha un costo. È l’osceno mondo del Ceo capitalism, altri, non voi, decidono modelli, stile di vita e prezzi e a quel punto tutti voi (noi) non saremo più individui, non più cittadini, ma un “costo”. Solo un “costo”, null’altro che un “costo”. È la filosofia del monopolio, della dittatura. Non dimenticatelo mai. Vale anche per lei, cara Greta, quando finiranno i suoi quindici minuti di notorietà.

Riccardo Ruggeri, Zafferano.news 26 aprile 2019

 

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