Sulla questione degli scontri di Pisa e l’inchiesta sui quindici poliziotti sono dell’idea che noi dovremmo dire ai poliziotti, che rischiano la vita e vengono indagati, di sbattersene di questi ragazzi che vanno in strada. Sì, tanto vale che ve ne sbattiate! La prossima volta che vi sentite dire “Stronz*, voglio passare”, fate passare i manifestanti perché non ne vale la pena. Vogliono andare a scrivere sulla sinagoga “ebrei di merd*”? Lasciateglielo fare, perché se provate ad impedirlo, rischiate di essere voi a finire in galera.
D’altronde, che devono fare i poliziotti? C’è il reato di tortura e non possono reagire agli insulti, ai calci e a gli sputi dei manifestanti che vogliono forzare il blocco. La prossima volta li facciano entrare nelle sinagoghe così come successe con la Cgil. Però dovete fare una premessa, caro Piantedosi e caro Pisani. Dovete fare una bella lettera ai giornali dove dite che, da ora in poi, le forze dell’ordine si chiamano “forze del disordine” perché non possono fare più niente. Tanto vale togliere i manganelli perché, se passa l’idea che i poliziotti vengono indagati per aver fatto il loro lavoro, la prossima volta esiteranno prima di opporsi ad una manifestazione non autorizzata. Faranno la fine dei sindaci che hanno paura di firmare perché temono di essere accusati di abuso d’ufficio.
Noi stiamo sbagliando, non dobbiamo fare opposizione alle bestie dei collettivi che usano i minorenni come scudo così da poter lanciare i loro ordigni incendiari contro la polizia. Lasciamoli entrare nelle sinagoghe, rompere le scatole ai negozianti e radere al suolo le città così la gente si sveglia e non chiederà più il manganello, ma di prenderli a calci nel culo.
Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 26 febbraio 2024
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