La posta dei lettori

Caro Porro, ho 21 anni e non sono un criminale - Seconda parte

Questa è una questione che mi fa impazzire, poiché per lungo tempo è stata portata avanti la retorica della necessità di investire sui giovani e sul loro futuro. E adesso che si fa? Si affossano e si criminalizzano perché sono andati a ballare? Mi spiace, ma non ci sto. Perché invece di puntare il dito su noi giovani, non si fa un mea culpa collettivo per tutte le porcate commesse durante la gestione dell’emergenza da un governo dalle dubbie capacità? Chiaro, perché scaricare la colpa sugli altri cercando di trovare un colpevole è la strada più semplice. Ma non vi preoccupate, quando tutta questa emergenza sarà terminata (speriamo il prima possibile, ma con questo esecutivo ne dubito), ci ricorderemo dei tempi in cui da risorsa siamo stati trasformati in criminali.

Domenico Caridi, Reggio Calabria, 22 agosto 2020

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