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Caro Porro, ho la sclerosi: la palestra per me è “attività essenziale” - Seconda parte

Io, che ho scelto la strada più difficile, quella di non vivere da malato ma bensì protagonista della mia vita fino all’ultimo respiro e questa volta, un ulteriore stop del movimento, del ballo, segnerebbe la mia fine. Ci ritroviamo di nuovo nella cacca e a rimetterci sono sempre quelle categorie più fragili. Persone come me, nella mie condizioni, vengono lasciate in balia dei propri familiari, con una situazione economica, in certi casi, disastrosa. Non possiamo permettercelo che tutto questo si ripeta.

Ivan Cottini, 25 novembre 2020

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