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Caro Porro, mi arrendo: il 26 non riapro

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Gentilissimo dottor Nicola Porro,

mi chiamo Alessio Inches, seguo le sue trasmissioni con molto interesse, soprattutto gli argomenti sui locali pubblici, in quanto ho un bar pasticceria-ristorante-pizzeria tra Piazza Vescovio e via di Priscilla e le sono molto grato di mettere in evidenza la situazione disastrosa che stiamo vivendo.

Nel 2018 ho costituito una Srls con mio padre, abbiamo rilevato l’azienda che abbiamo chiamato Inches, il nostro cognome, e abbiamo registrato il marchio. Per liquidare i precedenti titolari ho acceso un mutuo ipotecario sulla mia casa di euro 240.000, mentre mio padre ha contribuito con finanziamenti ricevuti impegnando la sua pensione di ex funzionario della polizia municipale.

Il lavoro è partito subito molto bene: ho inserito nel menù specialità siciliane sia al ristorante che in pasticceria, ho iniziato ad aumentare la clientela, ho dato lavoro a 13 persone con le quali lavoro in sincronia, partecipando personalmente a servire i clienti.

Da circa un anno però tutto è precipitato: ho incontrato resistenza dai proprietari dei due locali (sono accorpati) nel venirmi incontro sul prezzi degli affitti, e la cosa che mi ha fatto più soffrire è stata il dover mettere in cassa integrazione quasi tutti i dipendenti, che devono tirare avanti con meno di 500 euro al mese pagati anche con notevole ritardo. Da parte mia ho finito tutti i risparmi ed il futuro non lo vedo bene.

Speravamo tutti in una riapertura del 26 aprile come una sorta di resurrezione e ritornare lavorare, ma la delusione è stata grandissima! Le persone che hanno preso questa decisione sono impreparate, non sanno cosa sia il lavoro, e forse neanche si rendono conto di averci condannati tutti al fallimento. Lunedì riapriamo solo all’aperto e fino alle 22, ho visto le previsioni del tempo e a Roma dà pioggia da martedì per una settimana di seguito, quindi tanto vale restare chiusi.  Avrei voluto mettere 3 ombrelloni ma l’ufficio della polizia locale mi ha detto chiaramente che sarei stato sanzionato con tanto di rapporto amministrativo al municipio con il rischio di vedermi sospendere la concessione di occupazione del suolo pubblico per difformità!  In questo frangente non esiste neanche un po’ di umanità per sostenere il nostro lavoro, mi auguro in un ripensamento nei prossimi giorni, perché non credo di poter avanti ancora per molto senza pagare 9.000 euro di affitti al mese.   

Se può essere utile, La invito a mostrare ai telespettatori i miei locali per far capire come ci si può sentire vedendo il vuoto intorno a noi, che dobbiamo subire inermi.

Voglia gradire cordiali saluti

Alessio e Massimo Inches, 24 aprile 2021