La posta dei lettori

Caro Porro, non ne parla nessuno: sull’acciaio russo l’Ue fa un casino

acciaio russo

Caro Porro,

ti sottopongo l’ultima genialata inventata dalla Commissione Europea per danneggiare la Russia ma che in realtà sta danneggiando solo noi (e ne vedremo delle belle, a mio parere).

Non ne parla nessuno ma chi come me fa lo spedizioniere doganale ci sta sbattendo la testa da un mese: si stato vietata l’importazione di forgiati il cui metallo abbia origine russa, e quindi in Italia (e in Europa) non può più entrare nemmeno una vite che non sia corredata da certificazioni che attestino che il metallo non viene dalla Russia.

Gli importatori devono dichiarare che il metallo non è russo e devono allegare certificazioni della fabbrica (che magari è in Cina, in Vietnam ecc), altrimenti ti bloccano tutto.

Immagina che tu compri dei portatovaglioli in acciaio da un trader di Hong Kong che li ha presi da un grossista di Shanghai che se li è fatti produrre da una fabbrica a Ningbo che ha l’acciaio magari da anni in magazzino preso chissà quando e da dove… come diavolo fai?

E tutto questo per cosa, per fare un danno alla Russia? Il danno lo fai solo a te che hai comprato pagandola questa merce e che ora non sai come sbloccarla. E siccome i forgiati sono tra le prime cose che importiamo (pensa solo ai pezzi di ricambio delle automobili) prevedo solo ulteriori danni alla nostra di economia.

Non ne sta parlando nessuno, ma è un gran casino. Secondo me la cosa merita una investigazione giornalistica, io mi limito a segnalartela.

Grazie per l’attenzione
Roberto