La posta dei lettori

Caro Porro, sono un ex militare e ti dico perché va armata l’Ucraina

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Caro Porro,

sono un ex pilota dell’Aeronautica Militare, sono in rimasto in contatto con molti ex colleghi, alcuni alti ufficiali, anche Generali, con i quali dibattiamo sul tema corrente dell’opportunità di continuare o meno a fornire armi all’Ucraina. Volevo condividere con il te un commento che reputo significativo e coinvolgente in merito:

“Un delinquente armato viene in casa tua, ti violenta la moglie, ti uccide il padre, ma tu hai ancora dei figli. Mi chiedi di intervenire ad aiutarti, ma ti rispondo che non me la sento di farlo, perché ho paura che quel delinquente poi se la prenda con me. Allora tu mi chiedi un’arma per difenderti da solo. Ti rispondo: ‘Arrenditi e dagli tutti i tuoi averi, così quel delinquente non ucciderà i figli che ti sono rimasti, e che ti importa se poi ti occupa la casa, magari ti assume come badante per tenerla in ordine, poi magari se fai il bravo si prende solo la camera da letto e ti lascia il resto, chissà.
Così non ci saranno più morti e avrai la pace'”.

Quel cittadino difenderà comunque i suoi figli combattendo anche solo con i denti fino a quando quel delinquente se ne andrà dalla sua casa.

I nostri padri negli anni 60 si trovarono anche loro a dover fronteggiare lo spirito nazionalista nel Sud Tirolo dove atti terroristici avvenivano all’ordine del giorno. Mai l’Austria si sarebbe sognata di riprendersi quel territorio perché abitato da una nazione di origine austriaca, ma se fosse successo quel territorio sarebbe stato difeso anche con le armi dagli italiani perché compreso in un territorio dello Stato riconosciuto a livello internazionale fin dal termine delle prima guerra mondiale.
La Democrazia Cristiana e Südtiroler Volkspartei risolsero quella crisi interna da soli senza interventi esterni.

Se un privato chiede aiuto per difendersi da un delinquente, un altro privato di buona volontà lo difenderà o direttamente o fornendogli armi. Se un governo chiede aiuto ad un altro, quest’ultimo lo deve aiutare nel rispetto dei principi internazionali a qualunque costo, altrimenti quei principi non avrebbero alcun valore.

Se per ipocrisia o convenienza questi governi non hanno trovato la medesima sintonia in precedenza, non significa debbano continuare a volgere il capo altrove.

Hanno sbagliato allora, non devono continuare a farlo.

Aiutiamo quel cittadino a difendersi da quel delinquente, armiamolo, moriranno anche i suoi figli forse, ma non morirà la libertà e quella casa non sarà mai abitata dal delinquente.

Irnerio Consonni, 25 aprile 2022

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