La posta dei lettori

Caro Porro, trattato come un appestato all’hub vaccinale

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Caro Porro,

l’altro giorno mi sono recato all’hub vaccinale della mia zona per effettuare la terza dose del vaccino, in quanto ho più di 50 anni e sono obbligato al booster per poter lavorare. Avevo prenotato tempo fa, nella speranza che nel frattempo qualcosa potesse cambiare in Parlamento, ma, come prevedibile, nulla è cambiato.

Una volta arrivato all’hub, ho compilato il modulo per il consenso e mi sono permesso di scrivere una nota per dire di essere stato obbligato al consenso in seguito al dl n.1 del 07/01/2022 che mi costringe al booster per poter lavorare. Il trattamento che mi è stato riservato a quel punto è stato un delirio: mi è stato detto da un medico molto giovane (sarei curioso di conoscerne i titoli!) che quel documento non poteva essere accettato. Ho chiesto perché, visto che non c’era scritto nulla di falso, mi è stato risposto che dovevano attenersi al regolamento. Quando ho chiesto di vedere il regolamento, ovviamente nulla mi è stato mostrato. Ho poi chiesto il nome del medico, ma questo non era possibile per la privacy.

Dopo un po’ di discussioni si è presentata una persona che si è qualificata come il responsabile dell’hub vaccinale dicendomi che avrebbe chiamato i carabinieri, io l’ho invitato a farlo, ma ovviamente non l’ha fatto. Ha quindi iniziato a trattarmi come un appestato (NB avevo già fatto le due dosi del vaccino!), fino al punto da strappare in maniera irridente il documento da me compilato.
Poi però è venuto da me con aria affabile, invitandomi a cancellare video e foto dal mio telefonino (cosa che ovviamente non ho fatto). Ho fatto notare la differenza di tono rispetto al trattamento che mi era stato riservato precedentemente, a quel punto di nuovo sono stato maltrattato.

Ciliegina finale: quando mi sono recato nuovamente con il documento compilato senza note, come da loro richiesto, ho domandato al nuovo medico che mi sono travato di fronte perché mi facesse fare un vaccino inefficace alla variante Omicron, quando a breve sarà disponibile un vaccino più efficace sulle nuove varianti. La risposta è stata una scrollata di spalle. Quando infine ho mostrato la mia tessera sanitaria, non l’hanno voluta toccare spostandola con una matita. Ho chiesto: davvero mi considerate un appestato? Risposta: lo facciamo per la sua sicurezza.

Mi auguro tutta questa follia possa presto terminare ed i miei figli possano tornare a vivere in un mondo normale, ma ho seri dubbi a riguardo.

Cordiali saluti

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