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Caro Porro, voti risicati: in Sardegna va chiesto il riconteggio

© lelepado tramite Canva.com

Caro Porro,

sulla Sardegna a posteriori è facile dire: “Abbiamo sbagliato candidato”. Certo, la classifica tra i sindaci meno amati dalle proprie città poteva essere un indicatore, al di là della non facile rinuncia all’uscente governatore Solinas. Ma comunque la “sberla” elettorale farà capire al centrodestra alcune cose per non ripetere gli stessi errori in futuro.

Ma il punto è un altro, qui bisogna andare a vedere i voti reali: la differenza era di meno di 3000 voti il giorno in cui Alessandra Todde ha cantato vittoria, voti che in termini quantitativi sono diminuiti intorno agli 800 voti. Il centrosinistra è ancora avanti, ma mancano ancora delle sezioni da scrutinare.

Possiamo pensare che prima di dichiarare la vittoria o la sconfitta sarebbe stato meglio aspettare il conteggio dei voti da parte della Corte di Appello di Cagliari? Personalmente ho trovato prematura l’accettazione della sconfitta da parte del candidato di centrodestra, Paolo Truzzu. Dovrebbe essere una prassi normale e oggettiva ogni qual volta ci sono distacchi così esigui: attendere l’esito ufficiale, poi dichiarare vittoria o sconfitta.

Chiudo con una riflessione: perché si è data per scontata questa usanza così lenta negli scrutini regionali sardi? A una settimana dall’apertura delle urne, non tutti i seggi sono stati scrutinati e i voti sono molto ballerini. Molti di noi hanno fatto gli scrutatori in varie tornate elettorali, dunque sappiamo bene come funziona e non è accettabile un simile ritardo. Qualcuno può spiegarci il perché?

Camillo Milko Pennisi, 2 marzo 2024

www.camillomilkopennisi.it