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Caso Weiss, la morte del giornalismo Usa - Seconda parte

Nel definirsi “centrista”, la Weiss mette in luce un’ulteriore elemento: il “pensiero unico” che ha trionfato nelle redazioni è fortemente caratterizzato da mancanza di moderazione o estremismo, che diventa a volte persino eversivo o sovversivo. Poco più di un mese fa il capo della pagina dei commenti del quotidiano newyorkese era stato costretto alle dimissioni perché aveva fatto intervenire un senatore che aveva chiesto l’intervento dell’esercito contro gli atti vandalici dei seguaci del Back Lives Matter.

Cioè aveva chiesto semplicemente di far rispettare la legge! Il caso del New York Times è purtroppo solo l’ultima testimonianza: il mondo culturale occidentale è in mano a un’ideologia radicale e nichilistica, il “politicamente corretto”, che sta di fatto segando le gambe alla stessa sedia su cui siamo seduti.

Corrado Ocone, 17 luglio 2020

 

 

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