C’è una storia minore che mi ha colpito perché i giornali ne parlano poco. Si tratta di un documentario della BBC sulla Striscia di Gaza, prodotto da Hoyo films e intitolato Gaza: how to survive a warzone.
Quando noi pensiamo alla Zuppa di Porro, a La7, a Mediaset, alle televisioni e all’informazione italiana, pensiamo che noi siamo degli squattrinati cialtroni rispetto alla gigantesca BBC di questa ceppa. Beh, sappiate che la BBC ha mandato in onda un documentario sui bambini di Gaza la cui voce narrante è Abdullah al-Yazouri, il figlio di un viceministro di Hamas. Uno dei cameraman invece pare fosse uno di quelli che si compiaceva del 7 ottobre e ripubblicava i filmati di un terrorista che ammazzava un israeliano civile dicendo “cento di questi, facciamone altri”.
Capito?
I miliziani di Hamas sono terroristi. E non così sulla carta, non sono terroristi pentiti, non sono vecchi brigatisti rossi in pensione con il catetere: sono persone che hanno ucciso, stuprato, messo bambini nei forni per ammazzarli e hanno strangolato giovani israeliani senza senso. Ricordate il 7 ottobre?
Il punto sostanziale è che noi spesso diamo peso ad un’informazione che, solo perché non viene scritta in italiano, la consideriamo favolosa. Ma così non è.
Ovviamente alcuni autori della BBC hanno protestato, giustamente, e sono riusciti a bloccare la serie, costringendo l’emittente a fare nuove indagini sulla storia raccontata nel documentario. “Sebbene siamo certi che le storie da Gaza siano importanti e pensiamo debbano essere raccontate, sono state sollevate molte domande sul programma. Ora stiamo conducendo indagini con la società di produzione”, ha fatto sapere la BBC. Ma vi rendete conto?
dalla Zuppa di Porro