Cronaca

Che scandalo la Brigata Ebraica scortata dalla polizia

Il corteo del 25 aprile sembra un inno ai Pro-Pal: a Milano contestati gli interventi in Duomo

Il corteo di Milano, partito alle 14:15, ha visto una forte presenza di gruppi con posizioni opposte. Da un lato, i manifestanti Pro Palestina, che hanno avanzato posizioni critiche contro lo Stato di Israele, dall’altro la Brigata Ebraica, storico simbolo della Resistenza. Mentre l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) guidava la marcia, i manifestanti Pro Palestina hanno scandito slogan come “Israele criminale” e “Palestina libera”, alternati a cori ostili nei confronti della Brigata Ebraica. La tensione è stata costante lungo tutto il tragitto, nonostante la presenza della polizia e dei City Angels che hanno formato cordoni per mantenere la sicurezza.

La Brigata Ebraica contestata durante il corteo

La Brigata Ebraica, presente con il proprio spezzone, è stata al centro delle contestazioni. Alcuni manifestanti Pro Palestina hanno lanciato slogan aggressivi come “assassini” e “Netanyahu terrorista”. Il clima si è fatto teso, ma il doppio cordone di sicurezza ha impedito qualsiasi confronto fisico diretto. Attivisti con bandiere palestinesi hanno cercato di avvicinarsi, ma sono stati respinti dalle forze dell’ordine. La Brigata, per tutta la durata del corteo, ha continuato a sfilare con le proprie bandiere e a richiamare la memoria della Resistenza antifascista.

Incidenti e denunce durante le manifestazioni

A Bergamo, durante il corteo per il 25 aprile, si sono verificati scontri tra la “Rete di Bergamo per la Palestina” e le forze dell’ordine. Circa 50 manifestanti hanno cercato più volte di avvicinarsi alla Brigata Ebraica. Gli agenti hanno impedito l’accesso, ma uno degli attivisti del gruppo Pro Palestina ha aggredito un poliziotto con un’asta, venendo poi bloccato e denunciato. Durante l’arresto, una quarantina di sostenitori ha circondato gli agenti, creando momenti di alta tensione. Sette poliziotti sono rimasti lievemente feriti.

Manifestazioni a Roma e misure di sicurezza

A Roma, la cerimonia per l’80° anniversario della Liberazione si è svolta sotto la sorveglianza attenta delle forze dell’ordine a Porta San Paolo. Le associazioni legate alla Brigata Ebraica e quelle Pro Palestina erano entrambe presenti. Durante la manifestazione, una bandiera di Hamas è stata sollevata brevemente da alcuni manifestanti, causando proteste interne allo schieramento Pro Palestina stesso. I responsabili sono stati allontanati dagli altri partecipanti, mentre la polizia ha mantenuto un cordone di sicurezza costante per evitare contatti tra i due gruppi. Fortunatamente, non ci sono state violenze significative.

Dibattito sulla memoria e strumentalizzazioni politiche

Il corteo milanese ha sollevato forti interrogativi sul significato contemporaneo del 25 aprile. Uno striscione con “Ieri partigiani, oggi antisionisti” ha diviso l’opinione pubblica presente, alimentando ulteriormente il dibattito. Il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, durante il corteo nella capitale, ha dichiarato: “Dal nostro lato vedo sventolare le bandiere dell’Italia. Cosa stanno festeggiando dall’altra parte? Mi sembra un falso storico”. Parole che sottolineano il clima di divisione tra commemorazione storica e attualità politica.