Salute

Commissione Covid, Burioni non demorde: “Rigurgito oscurantista”

La virostar si scaglia contro l’inchiesta parlamentare a difesa dell’operato di Roberto Speranza

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Come è noto, la Commissione bicamerale d’inchiesta sul Covid non è ancora partita, sebbene siano appena uscite le indicazioni di base approvate dalla Commissione Affari sociali della Camera e Roberto Burioni, il sommo sacerdote del dogma vaccinale, già lancia il suo anatema su Twitter. Prendendo spunto da un assist di Repubblica, la quale ha pubblicato un articolo – il cui titolo emblematico è ripreso dallo stesso Burioni – ovviamente schierato a difesa dell’operato della linea Speranza, queste le illuminanti parole del virologo pesarese: “La commissione sul Covid solleva dubbi sull’efficacia dei vaccini. Vaccini ottenuti a tempo di record, con una sicurezza senza precedenti, che hanno salvato decine di milioni di vite (dati oggettivi). Pagheremo caro questo rigurgito di oscurantismo.”

Si tratta di una mirabile sintesi della colossale sopravvalutazione di un virus, letale solo per le persone estremamente fragili, e successivamente dei vaccini sperimentali ottenuti a tempo di record che per Burioni e tanti suoi colleghi del terrore pandemico non è concepibile neppure discutere. Per costoro, che hanno contribuito a farci chiudere in casa per mesi ed a subire l’aberrante ricatto vaccinale attraverso l’abominio del green pass, il dogma sanitario che ci è stato imposto a colpi di Dpcm non si discute. Soprattutto per l’uomo dei vaccini per antonomasia, non si deve assolutamente discutere l’efficacia di un’insensata vaccinazione di massa che ci è costata un occhio della testa e che ha coinvolto una enorme massa di persone in buona salute, i cosiddetti immunocompetenti, i quali in molti casi avevano già incontrato il virus e, di conseguenza, sviluppato una immunità naturale che gli stessi scienziati-stregoni del dogma sanitario ritenevano inefficace rispetto ai loro “cari” sieri di lunga vita.

D’altro canto, la prova empirica sulla effettiva utilità di vaccinare una platea di circa 50 milioni di persone (come riporta un dato aggiornato il sito dedicato al Covid del Sole 24 Ore) risulta evidente anche ad un profano dotato di normale quoziente intellettivo. Infatti, se questi “straordinari” vaccini avessero scongiurato l’ecatombe teorizzata da Burioni, non si capisce come mai durante l’ultimo inverno, malgrado solo poche centinaia di migliaia di soggetti si siano fatti inoculare la quinta dose, con le ultime varianti, dipinte a tinte fosche dagli stessi sacerdoti del terrore, non abbiamo mandato i monatti a raccogliere i cadaveri nelle contrade italiche.

E certo, risponderebbero Burioni&company in coro, è proprio in virtù delle prime vaccinazioni effettuate che abbiamo evitato la strage. Ma allora, stando così le cose, a cosa sarebbero servite le successive e ancor più costose dosi, oramai destinate in gran parte al macero, visto che esse sono rimaste praticamente ferme al palo? Oltre al fatto che immaginare una immunità da vaccino di una durata senza precedenti per un virus a Rna – dunque estremamente mutevole – che sta per compiere il suo quarto compleanno è roba degna di un film di fantascienza.

Tuttavia, di fronte ad uno scienziato che opera nella luce della verità, illuminandoci la strada e dispensando etichette di oscurantismo più a destra che a manca, io mi levo tanto di cappello. Quest’uomo fa veramente onore alla scienzah!

Claudio Romiti, 14 aprile 2023

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