Chiesa

Conclave, Becciu fa un passo indietro: “Ecco perché rinuncio”

Il porporato condannato in primo grado era il nodo al pettine delle Congregazioni generali: “Resto convinto della mia innocenza”

Cardinale Angelo Becciu Immagine generata da AI tramite DALL·E di OpenAI

Il cardinale Angelo Becciu ha annunciato che non parteciperà al Conclave del 7 maggio. La decisione è stata resa pubblica il 29 aprile, in una nota ufficiale diffusa dallo stesso Becciu. Nella dichiarazione, il cardinale ha spiegato: “Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire, come ho sempre fatto, alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave, pur rimanendo convinto della mia innocenza”.

La scelta arriva in un momento decisivo per la Chiesa cattolica, con il Conclave chiamato a eleggere il successore di Papa Francesco, recentemente scomparso.

Le lettere di Papa Francesco e l’incontro con Parolin

Alla base della decisione di Becciu ci sono due lettere firmate da Papa Francesco, una del 2023 e l’altra di marzo 2025, mentre il Pontefice era ricoverato al Policlinico Gemelli. Tali lettere, firmate con una semplice “F”, indicavano chiaramente la volontà del Papa di escludere Becciu dal Conclave. Le lettere sono state mostrate a Becciu giovedì scorso dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, durante un incontro al quale sono seguite le dimissioni del porporato dalla partecipazione all’evento.

Nonostante la sua rivendicazione del diritto al voto, Becciu ha scelto di conformarsi alle indicazioni papali, dichiarando che questa decisione è finalizzata a preservare la serenità e l’unità della Chiesa.

Il caso del Palazzo londinese e le accuse contro Becciu

Nel 2020, Papa Francesco aveva richiesto pubblicamente a Becciu di rinunciare ai suoi diritti cardinalizi a causa di un’inchiesta sul controverso acquisto di un palazzo a Londra. Secondo le accuse, l’investimento, fatto utilizzando fondi dell’Obolo di San Pietro, era avvenuto in maniera illecita. Nel 2023, Becciu è stato condannato in primo grado dal Tribunale vaticano a cinque anni e sei mesi per peculato e truffa. Il cardinale, però, ha sempre negato ogni accusa, sostenendo di essere vittima di un complotto giudiziario.

Nonostante la condanna, negli ultimi anni Becciu aveva ripreso parte ad eventi pubblici in Vaticano su invito diretto del Papa, rivendicando più volte il diritto di voto al Conclave. Tuttavia, il porporato ha ora scelto di allinearsi alle direttive papali.

Le implicazioni della scelta

La decisione di Becciu di non partecipare al Conclave rappresenta un passaggio simbolico importante. La sua assenza potrebbe contribuire a calmare il clima già teso tra i cardinali, facilitando un dialogo più sereno in vista della scelta del nuovo Pontefice. Tra i 135 cardinali elettori ufficialmente convocati, due hanno già annunciato la loro assenza per motivi di salute, mentre Becciu non era nella lista già prima della morte di Papa Francesco.

Sul sito ufficiale del Vaticano, Becciu figura attualmente tra i cardinali non elettori, nonostante abbia meno di 80 anni e conservi, formalmente, il diritto di partecipare.

Un momento cruciale per l’elezione del nuovo Papa

Il Conclave, che si terrà nella Cappella Sistina, resta un momento cruciale per il futuro della Chiesa cattolica. La rinuncia di Becciu pone fine alle discussioni che avevano animato la Congregazione generale dei cardinali negli ultimi giorni, spostando l’attenzione sulle qualità richieste al prossimo Papa e sul futuro dell’istituzione.

La decisione del cardinale sardo, pur venendo incontro alla volontà espressa da Papa Francesco, ribadisce la sua convinzione di essere stato oggetto di un’ingiustizia, questione che continua a sollevare interrogativi sia tra i fedeli che all’interno del Collegio cardinalizio.

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