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Covid, usano la Meloni per riesumare la liturgia del terrore

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Martedì scorso, Dietlinde Gruber detta Lilli, durante il suo consueto appuntamento serale su La7, ha messo in piedi un surreale dibattito contro Giorgia Meloni, in cui si è tentato di dimostrare che la leader di Fratelli d’Italia rappresenta l’ennesimo esempio di una destra sporca, brutta e cattiva. L’esponente di una destra assassina, secondo quanto espresso in diretta da Rosi Braidotti, filosofa femminista da sempre ostile al pensiero liberale.

Ad un certo punto, ironizzando sul fatto che la stessa Meloni, ignara della modifica decisa all’ultimo momento dal governo sull’uso delle mascherine (anche perché il capo di un grande partito di opposizione ha ben altro a cui pensare, rispetto alle assurde giravolte del ministro Speranza), avesse votato indossando l’infernale dispositivo di protezione, la conduttrice di Otto e mezzo ha offerto un formidabile saggio di liturgia del terrore: “La Meloni non ha tolto la mascherina – pur essendo stata poi informata da una sua collaboratrice circa la fine dell’obbligo – perché forse lei tiene alla sua salute e a quella dei suoi cari, visto che siamo di nuovo in una fase di contagi da Covid, con l’ultima variante omicron, che sono quadruplicati negli ultimi giorni.”

Ebbene, si tratta della solita, scandalosa tiritera televisiva della paura basata sostanzialmente sul nulla. Basti dire che il presunto aumento esponenziale dei contagi citato dalla Gruber, ribadendo la solita equivalenza tra questi ultimi e la malattia grave,  dipende essenzialmente dal numero dei tamponi effettuato. Tant’è che mentre il 13 giugno in Italia erano stati eseguiti 74.636 test, il giorno successivo, quando è andato in onda il programma in oggetto,  il numero dei tamponi effettuati è schizzato a 228.559. Un dato che spiega in parte la “catastrofe” segnalata dalla stessa Gruber, ma che alla popolare giornalista sembra proprio non interessare.

In realtà, in contrasto con la linea del terrore che, al pari di tanti altri professionisti dell’informazione, la conduttrice di Otto e mezzo si ostina a cavalcare anche in questa calda estate, vorrei segnalare quanto scrive in merito al valore dei contagi Mariano Bizzarri, professore di Patologia clinica presso il Dipartimento di Medicina sperimentale alla Sapienza di Roma, in uno suo recente libro, Covid-19 Un’epidemia da decodificare tra realtà e disinformazione”. Secondo il prestigioso scienziato, autore di parecchi studi conosciuti a livello internazionale, il dato più significativo per valutare la gravità di una malattia contagiosa come quella indotta dal Sars-Cov-2 non può certo basarsi sui contagi, in massima parte rilevati su soggetti asintomatici, bensì sul livello di occupazione delle terapie intensive. Ebbene, a beneficio di chi continua a bersi le pozioni tossiche dei sacerdoti della liturgia del terrore, in questo momento il numero delle persone positive al tampone ricoverate in tali reparti è ai minimi, con 183 posti letto occupati in tutto il Paese, ovvero meno del 2 per cento del totale.

Quindi, secondo la Gruber, una persona in buona salute come Giorgia Meloni, che sull’obbligo delle mascherine ha spesso espresso chiaramente la sua contrarietà, dovrebbe cautelarsi da un virus sempre meno aggressivo, indossando la mascherina anche dentro il segreto nell’urna? Mascherine la cui efficacia nel contenere la diffusione del medesimo virus, sempre secondo una copiosa messe di studi citati da Bizzarri, è pari a zero.

Cara Gruber, come disse in una celebre battuta il grande Totò, rivolgendosi all’onorevole Trombetta, “ma mi faccia il piacere!”

Claudio Romiti, 15 giugno 2022

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