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Criptovalute

Criptovalute 2022: il rapporto delle Nazioni Unite sul mondo crypto

L’uso delle criptovalute è aumentato a livello globale a un ritmo senza precedenti, rafforzando una tendenza in atto: ecco il rapporto UNCTAD.

Criptovalute 2022: il rapporto delle Nazioni Unite sul mondo crypto Criptovalute 2022: il rapporto delle Nazioni Unite sul mondo crypto

Secondo il rapporto della United Nations Conference On Trade And Development pubblicato a giugno 2022, la pandemia ha allargato esponenzialmente la base di possessori di criptovalute (in fondo all’articolo il link al rapporto completo originale).

La portata globale delle criptovalute rende complicata la realizzazione e attuazione di norme nazionali e sovrannazionali. Tuttavia, sempre secondo il rapporto della UNCTAD, la mancanza di regole potrebbe oscurare i molteplici vantaggi che le crypto possono portare a persone e istituzioni finanziarie. Soprattutto in paesi in via di sviluppo.

Ecco il grafico della diffusione delle criptovalute nel mondo nel 2021 tratto dal rapporto delle Nazioni Unite:

Proprietà della valuta digitale come quota della popolazione: le prime 20 economie, 2021
Proprietà della valuta digitale come quota della popolazione: le prime 20 economie, 2021

Cosa mostra il rapporto sul mondo crypto?

Il rapporto mostra senza ombra di dubbio quanto le criptovalute si siano diffuse in tutto il mondo e a tutte le latitudini durante il periodo pandemico, in particolare nei paesi la cui economia è in via di sviluppo. Notiamo, fra l’altro, come i primi due posti siano occupati da Russia e Ucraina i cui cittadini già prima dell’inizio della guerra avevano iniziato a spostare parte delle loro liquidità su forme di denaro libere da istituzioni centralizzate.

Il timore espresso dalla UNCTAD è che questa diffusione possa mettere in crisi, soprattutto in alcuni paesi, la sovranità monetaria nazionale.

Le raccomandazioni sulle criptovalute della Conferenza

Il rapporto indica anche alcune raccomandazioni politiche che i paesi in via di sviluppo dovrebbero prendere in considerazione:

  • limitare la pubblicità relativa alle criptovalute;
  • fornire un sistema di pagamento pubblico sicuro che sia conveniente e adattato all’era digitale (per esempio una valuta digitale della banca centrale nazionale).

Quali timori esprime il rapporto sulle criptovalute?

Suggerimenti come quelli indicati prima certamente mirano non tanto a regolamentare quanto a ridurre la diffusione dell’utilizzo di criptovalute.

Le criptovalute, infatti, possono essere utilizzate anche come asset finanziari e possono rendere questo tipo di finanza accessibile a tutti ovunque.

Emancipare le persone dalle grandi istituzioni bancarie e finanziarie centralizzate è proprio che le crypto mirano a fare: uno smartphone, una connessione ad internet, qualche dollaro e chiunque in qualunque parte del mondo può accedere a questo tipo di asset finanziari (se così li vuole considerare).

Non a caso, “inclusione finanziaria” è proprio il mantra dei sostenitori delle criptovalute.

In questo momento esistono oltre 19.000 criptovalute, rispetto alle sole 1.500 che esistenvano nel 2018.

Come orientarsi nel mondo crypto con tutte queste valute digitali?

In una così vasta scelta di criptovalute tra cui è difficile orientarsi, è necessario imparare a capire quali sono le criptovalute più affidabili: per questo esiste la Community sulle criptovalute BTCSentinel.com che segue solo 120 tra le criptovalute più importanti e ti aiuta a capire tutto ciò che ti serve per orientarti da solo in questo mondo.

BTCSentinel: La Suite italiana completa sulle Criptovalute
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Le moltissime piattaforme finanziarie decentralizzate, i moltissimi exchange di criptovalute e un’enorme quantità di altri fornitori di servizi legati alla blockchain, aiutano a mantenere operativo il mondo crypto.

Altro ambito decisamente importante dell’ecosistema delle criptovalute sono le stablecoin alcune delle quali negli ultimi due mesi hanno contribuito in maniera decisiva al “crypto winter” (inverno delle criptovalute) che stiamo attraversando.

Le stablecoin hanno come obiettivo di mantenere stabile il loro prezzo ancorandolo ad una moneta sovrana (come il dollaro o l’euro per intenderci).

Tuttavia, l’aumento della redditività su questi asset ha innescato un sistema per cui le società emittenti di stablecoin hanno iniziato a detenere asset rischiosi. Ciò che si è verificato con la stablecoin TerraUSD è stato un esempio di quello che può succedere quando si abbassa per qualche motivo il valore di potenziali asset rischiosi sottostanti le stablecoin.

Leggi il rapporto completo delle Nazioni Unite sulle criptovalute.

Giuseppe Vitagliano, BTCSentinel, 7 luglio 2022