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“Curano” il Covid ammazzando l’Italia - Seconda parte

Cura killer

A che importa a un regime iperstatalista della mazzata finale sull’economia? Anzi, è manna dal cielo nell’ottica malata di un governo fuori dal tempo. Strana emergenza, da curare uccidendo il paese agonizzante. Strana pandemia, da arginare spalancando i confini a ondate di nuovi disperati, abusivi, contagiati per i quali la profilassi è ragionevolmente impossibile. Ma basterà rinchiudere il Natale e mandare avanti i servi a dire che i clandestini sono immuni per diritto di provenienza. Strana strategia, programmare una paralisi fra due mesi, nell’unico periodo di festa e di gioia residua. Strana lungimiranza, convincere tutti di essere a un passo dalla tomba, intasando i reparti, facendo stramazzare le strutture curative. Strana politica economica, pretendere di curare il malato-paese coi soldi inesistenti dell’Europa.

Ma una caratteristica dei regimi è di tutto programmare per tutto sbagliare: oggi che i vari Mes e Recovery Fund non porteranno a niente se non ad ulteriori vincoli, non lo nega più nessuno ma il potere e i suoi zelanti tirano dritto, tetragoni, ottusi come nelle dittature: si prenda quel che si può, e se è uguale a zero, se sono solo chimere, tanto meglio. Alla fine, si troverà un modo per scaricare perfino questo sulle coscienze dei cittadini che sopravvivono seguendo le indicazioni di questo regime di pazzi e perciò stesso sono colpevoli. Il “dove avete sbagliato, compagni?”, l’autocritica sovietica che funziona sempre.

Dice il regimetto: va tutto bene però va tutto male perché sei ingrato, popolo e io debbo incarcerarti. Grande è la confusione sotto il cielo, stanno macellando anche il Natale, ma va bene così.

Max Del Papa, 16 ottobre 2020

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