Cronaca

Detenuto si “sente” trans, gli cambiano carcere e fa sesso con la compagna di cella

Il caso in Spagna: secondo alcune voci la donna sarebbe rimasta incinta, altre smentiscono. Sotto accusa la legge sui Trans

Un episodio sorprendente ha avuto luogo nel Centro Penitenciario Fontcalent ad Alicante. Una detenuta trans di origine bulgara, conosciuta nell’istituto per la sua recidività in reati di furto e contro la salute pubblica, ha scelto di avviare la transizione di genere durante il suo ultimo periodo di detenzione. Nota precedentemente come uomo, ha richiesto di essere identificata con un nome femminile e di essere trasferita al modulo femminile dell’istituto, anche se non aveva intrapreso trattamenti ormonali o chirurgici.

Trans nel carcere femminile

Una volta trasferita nel modulo femminile, ha iniziato una relazione con un’altra detenuta che è rimasta incinta, come riporta El Mundo, anche se fonti carcerarie a Abc riportano che alla fine il test sarebbe risultato negativo. A seguito di questa notizia, la detenuta trans è stata nuovamente trasferita nel modulo maschile, ma attualmente non si trova più nel Centro Penitenciario Fontcalent come riporta il quotidiano Abc.

Un caso controverso

Questo episodio ha sollevato un’infinità di questioni, in particolare in merito alla formazione dei funzionari di prigione e alle procedure da seguire in tali situazioni. Le vecchie normative che riguardano le questioni di genere nelle prigioni, come la legge 7/2006 di “Integración Penitenciaria de Personas Transexuales“, obbligavano le persone che percepivano un sesso diverso da quello fisico a sottoporsi a uno studio psicologico per determinare a quale modulo debbano essere assegnati. Tuttavia, l’introduzione della Legge Trans, che permette la autodeterminazione del genere a partire dai quattordici anni senza necessariamente presentare un rapporto medico o aver iniziato un trattamento prevedente, ha reso obsolete tali normative. Secondo le fonti sindacali, ciò ha evidenziato un “vuoto legale” che necessita di una regolamentazione più chiara per guidare i funzionari di prigione in simili situazioni complesse.

Il delicato equilibrio tra riconoscimento dell’identità e abuso

I quotidiani spagnoli ragionano sul fatto che la società e il sistema giudiziario debbano riconoscere e rispettare l’identità di genere delle persone trans, ma è altrettanto importante assicurare che tali riconoscimenti non vengano abusati. La ricerca di un equilibrio tra questi due aspetti viene messa in evidenza in questo caso e rappresenta una sfida attuale per la società e il sistema penitenziario.

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