La guerra in Ucraina

“Deve far finire la guerra”. Cosa nasconde il monito della Wagner a Putin

Il capo della Wagner avrebbe chiesto a Vladimir Putin di far cessare il conflitto e consolidarsi nelle aree già occupate

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Dopo lunghi mesi di logoramento, la città di Bakhmut è quasi interamente sotto il controllo dell’esercito russo. Poche ore fa, i servizi segreti britannici hanno dichiarato che la resistenza ucraina si starebbe ritirando in modo ordinato dalla città, anche se il governo centrale di Kiev continua a smentire qualsiasi voce di arresa.

Nel corso di queste ultime settimane, Bakhmut – seppur si tratti di una cittadina ormai priva di rilevanza strategica per ambo le parti – ha rappresentato il nodo cruciale del conflitto tra Russia e Ucraina. Da una parte, la vittoria delle truppe di Mosca avrebbe significato il ritorno al successo sul campo di battaglia, dopo la controffensiva di Kiev iniziata la scorsa estate. Dall’altra, il prorogarsi delle difese ucraine nel territorio avrebbe permesso di logorare sempre di più l’esercito invasore, in particolare il temuto gruppo mercenario Wagner, notevolmente impegnato sul fronte est dell’Ucraina.

Ed è proprio da qui che arriva la notizia del giorno, ovvero il monito del capo della Wagner Prigozhin a Vladimir Putin, che avrebbe richiesto al Cremlino di far cessare il conflitto, per concentrarsi e mettere sul tavolo dei negoziati il consolidamento della presenza russa nelle aree occupate. In sostanza, una richiesta implicita di mettere fine all’esercizio della “operazione militare speciale”, così come Putin si ostina a definirla ancora oggi. Insomma, una richiesta difficilmente compiuta se le cose sul campo andassero bene per i russi. E che dimostrano oggettive difficoltà nel riuscire a sfondare in modo decisivo le difese di Kiev.

Per approfondire:

Il messaggio, comunque, non sembra essere stato recepito dai vertici di Mosca. In mattinata, infatti, i russi hanno attaccato la città di Sloviansk, nel Donbass, provocando undici vittime civili. Dello stesso riguardo sono ancora i servizi segreti del Regno Unito, secondo i quali Putin si starebbe preparando per un conflitto a lungo termine. “Sarà molto probabile che la creazione di un sistema elettronico per la convocazione dei militari faccia parte di un approccio a lungo termine per fornire personale, dato che la Russia prevede un lungo conflitto in Ucraina”, ha ribadito il servizio di intelligence del ministero della Difesa britannico.

Nel frattempo, le storture cadono anche nel campo dell’alleanza atlantica. Dopo le tensioni polacche, che hanno portato a dimettersi il ministro dell’Agricoltura, a causa della forte competizione del grano ucraino con quello di Varsavia, quest’ultima ha adottato la scelta più estrema, a difesa dei propri produttori: lo stop all’importazione di grano da Kiev. Uno smacco per Zelensky, soprattutto perché il divieto arriva direttamente dal Paese che più si è speso, insieme agli Stati Uniti, per la causa dell’Ucraina.

Matteo Milanesi, 15 aprile 2023

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