Cultura, tv e spettacoli

“Non lede la democrazia”. La lezione di Mentana a Fazio e Annunziata

La stoccata del direttore del tg di La7 ai colleghi in fuga dalla Rai: “È facile fare il martire: nessuno ha il diritto inalienabile di andare in onda”

mentana fazio annunziata

Intervento a gamba tesa di Enrico Mentana sull’infinita querelle di Fabio Fazio, Lucia Annunziata e – forse – Massimo Gramellini in fuga dalla Rai di Roberto Sergio, nominato dal governo Meloni. La stilettata è senza giri di parole: chi lascia la Rai, è il ragionamento del direttore del Tg di La7, dovrebbe evitare di passare per “martire” perché non esiste nessun “diritto inalienabile a dover essere sempre in onda”.

“Io credo – ha detto Mentana al festival di Dogliani dove ieri era intervenuto anche Urbano Cairo – che non ci sia niente di meglio che interrompere un rapporto senza fare scene madre o i martiri di Belfiore, senza lasciar intendere che con te o senza di te la libertà e la democrazia cessino di esistere. Nessuno di noi è insostituibile”. Il ragionamento è semplice: “Nessuno è nato con la missione divina di fare giornali o trasmissioni: un po’ ce li siamo conquistati, un po’ siamo scesi a patti. Ma non esiste  il diritto di restare né di epurare”. In fondo se lavori alla Rai “sai che ci sono i partiti”. C’erano prima dell’arrivo di Giorgia Meloni, tanto che furono i partiti a mettere Lucia Annunziata alla guida della tv di Stato qualche anno fa, e ci saranno in futuro. “Ogni volta ci sarà qualcuno che tenta di mettere i suoi uomini o le sue donne ma non c’è mai lesione della democrazia – sintetizza Mentana -: c’è lo spoil system. Basterebbe una riforma di una riga, quella per sottrarre la Rai al controllo dei partiti”.

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Insomma: Mentana punta il dito, pur senza nominarli, verso Fazio e Annunziata che sul loro addio alla Rai hanno costruito un cinema. “È molto semplice e gratificante fare il ruolo di chi è martire – ha spiegato – ma sarebbe più semplice fare delle scelte, motivarle ed avere fair play. È evidente e chiarissimo di cosa parliamo: non esiste un Maradona, tutti siamo onesti lavoratori. Nessuno ha il diritto inalienabile di essere sempre in onda”. Tra i due, Mentana critica di più l’ex conduttrice di Mezz’ora in più. Perché una cosa è Fabio Fazio, il cui contratto “si fa in tre mesi e non in tre giorni”; un’altra cosa è donna Lucia che “non ha un’altra tv in cui andare”. “Se ne è andata dignitosamente dicendo però che non accetta questo governo – conclude Mentana – Ma non puoi lavorare nel servizio pubblico e dire di non accettare chi governa. Chi governa deve stare sotto il controllo dell’opinione pubblica e dell’informazione: a maggior ragione se non sei d’accordo devi stare lì”.

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