Educazione finanziaria

Da lunedì il collocamento del Btp Valore, ecco quanto rende

Tassi minimi garantiti fino al 3,9% e premio fedeltà dello 0,8%. Anche Fitch conferma il rating dell’Italia

italia Btp Valore © designer491 tramite Canva.com

Il Tesoro torna a bussare alla porta dei piccoli risparmiatori italiani, pensionati in primis, con il Btp Valore. Dopo aver raccolto complessivamente 53 miliardi con le precedenti edizioni, lunedì partirà il collocamento della quarta emissione.

Il titolo governativo, che il Ministero dell’Economia ha dedicato esclusivamente al retail, avrà durata di sei anni. Il Btp Valore pagherà una cedola minima garantita del 3,35% per i primi tre anni di vita, per poi salire al 3,90% nei successivi tre secondo il meccanismo detto di “step-up” impiegato anche in precedenza.

I tassi definitivi del Btp Valore numero quattro, che naturalmente non potranno essere inferiori a quelli minimi garantiti sopra specificati, saranno ufficializzati al termine del collocamento che si chiuderà venerdì 10 maggio. Salvo la possibilità per il Mef di fermarsi prima se i libri degli ordini si riempiranno più rapidamente del previsto.

In ogni caso chi acquisterà il Btp Valore in collocamento e lo manterrà fino alla scadenza, riceverà anche un premio fedeltà pari allo 0,8%. Anche in questo caso è una conferma del modello già applicato in passato così come la tassazione agevolata al 12,5% che ricade su tutti i titoli di Stato.

L’investimento minimo resta fissato a 1.000 euro, così da rendere il Btp Valore accessibile per tutte le tasche, mentre non esiste un tetto massimo, così da massimizzare la raccolta e la flessibilità di utilizzo nei portafogli degli investitori.

Con il Btp Valore il governo, come ha spiegato lo stesso Giancarlo Giorgetti, ha creato infatti uno strumento per i risparmiatori che puntano a “un’integrazione magari modesta ma costante nel tempo, alle loro entrate”.

In Tesoro strizza l’occhio in primis ai pensionati, come conferma lo spot del Btp Valore con protagonista una coppia matura che svela a tavola agli amici di essere in procinto di concedersi una crociera grazie ai proventi ricevuti dallo Stato.

Più in generale il Btp Valore guarda ai “cassettisti“.  Cioè l’ex Bot People e in generale  tutti i privati che investono su un orizzonte di lungo termine. Con il Btp Valore il Giorgetti vuole insomma riporre una parte del debito pubblico al riparo da eventuali attacchi speculativi, perché lo rende un po’ più resiliente ai giudizi delle agenzie di rating.

E, come dimostra questo studio, gli italiani si stanno davvero riempiendo le tasche di Btp, Bot e Ctz: la quota in mano alle famiglie italiane è infatti ormai prossima al 13,5%.

A questo proposito ieri Fitch ha confermato il rating “BBB” al nostro Paese con outlook, cioè previsioni, “stabili”. Una pagella simile a quella stilata dall’agenzia Dbrs a fine aprile e che Fitch giustifica con l’attesa di un PIl nazionale in crescita dello 0,7% nel 2025 e che poi accelererà all’1,3% l’anno successivo, ma con un deficit rispettivamente al 4,7% e al 7,4% a causa della voragine scavata dal Superbonus congegnato dal governo di Giuseppe Conte.

Davvero una ideona, ancora più dannosa per i conti pubblici dei soldi gettati via con il Reddito di cittadinanza senza creare nemmeno un posto di lavoro e facendo naufragare persino il bislacco esperimento dei navigator.

Anzi il miracolo M5S è stato che da quando il sussidio è sparito, i posti di lavoro sono aumentati. E la disoccupazione lungo lo Stivale, ha calcolato l’Istat, non è mai stata così bassa dalla crisi dell’economia mondiale innescata dal crac di Lehman Brothers.

Proprio il deficit monstre ci perseguiterà per i prossimi anni e che ha reso difficile anche scrivere il Def, anche a causa del macigno delle pensioni per una popolazione nazionale che continua a invecchiare in termini di età media e che mostra tassi di natalità al lumicino.

Per approfondire leggi anche: Sale la febbre dell’oro in Borsa, ecco come investire su lingotti, fondi auriferi, Sterline e Marenghi.

La condanna dello spreco Superbonus, che è poi l’ultimo regalo della ideologia grillina a tutti noi contribuenti, sarà la probabile procedura di infrazione che sarà elevata contro l’Italia. Così prevede il nuovo Patto di Stabilità europeo, e il falchi del rigore che volteggiano nei cieli di Bruxelles lo sanno benissimo.

 

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