Economia

Decolla Ita-Lufthansa, cosa cambia per rotte e passeggeri

Al tedesco Eberhard i poteri di amministratore delegato, Pappalardo alla presidenza. Integrati i programmi fedeltà

Ita sposa di Lufthansa © cgdeaw tramite Canva.com

L’alleanza nei cieli italo-germanica può partire. Lufthansa da ieri possiede il 41% di Ita Airways ma soprattutto ne tiene salda la cloche nelle sue mani. Tedesco, infatti, è il nuovo primo pilota dell’ex compagnia di bandiera italiana:  Joerg Eberhard è stato scelto come amministratore delegato con sostanzialmente quasi tutte le deleghe operative.

Ex numero uno di Air Dolomiti ed ex capo delle strategie di Lufthansa, Eberhard dovrà disegnare lo sviluppo del gruppo usando lo stesso denaro che il vettore tedesco ha versato con un aumento di capitale riservato per comprare il primo 41% di Ita: 325 milioni di euro. Denaro che resta in pancia alla compagnia, senza alcun incasso per il ministero dell’Economia che conserva il restante 59% del capitale.

L’accordo prevede che in altri due fasi Lufthansa si possa portare al 100% di Ita tramite ulteriori iniezioni di denaro: in tutto l’operazione vale 829 milioni, a cui sommare un eran out di 100 milioni. Al momento il nostro Paese mantiene comunque 3 posti su cinque nel consiglio di amministrazione della compagnia aerea, compreso il presidente.

Per quest’ultima casella, la scelta è caduta su una figura di garanzia, si tratta di Sandro Pappalardo, lui stesso ex pilota dell’areonautica militare con alle spalle alcuni missioni all’estero e consulente del ministro Guido Crosetto a titolo gratuito.

Compie, invece, un passo indietro Antonio Turicchi, fino a poche ore fa presidente esecutivo di Ita, che entrerà nel nascente comitato consultivo per Ita annunciato dal Tesoro di Giancarlo Giorgetti. Disegnare la nuova governance non è stato facile, tanto che la sottoscrizione dell’intesa inizialmente prevista per lunedì scorso è slittata di qualche giorno.

Equilibri di potere a parte, dal punto di vista industriale inizia adesso la sfida partendo dal risultato del braccio di ferro ingaggiato dalle due compagnie e trascinatosi per 16 mesi prima di strappare un sofferto ok della Concorrenza europea all’unione. Non pochi i sacrifici e le concessioni imposte da Bruxelles in termini delle redditizie rotte intercontinentali e di slot, soprattutto su Milano Linate.

Non c’erano molte alternative a cercare un alleato forte, perchè fin dalla nascita dalle ceneri della vecchia Alitalia, Ita era troppo piccola per sopravvivere da sola in un settore sempre più concentrato e messo a dura prova sia dalla concorrenza dell’alta velocità ferroviaria sul breve raggio sia dai costi dei carburanti sulle destinazioni più lunghe.

Ita è insomma una sorta di bonsai, che malgrado ricavi del 33% a quota 1,4 miliardi di euro nel primo semestre dello scorso anno e margini migliorati, continua a registrare una perdita di 140 milioni. Eberhard dovrà quindi cercare sinergie di costo e di rotte con le altre compagnie della squadra: da Swiss ad Eurowings.

Dal punto di vista strategico, l’attesa è che Ita si rafforzi sul lungo raggio verso Africa e Sud America, facendo di Roma Fiumicino l’hub per queste destinazioni. Le sinergie potrebbero attestarsi attorno ai 300 milioni.

Per il resto collaborerà con gli altri brand Lufhansa ad alimentare gli hub europei della capogruppo: da Francoforte a Zurigo. Il tutto nell’attesa di uscire dall’alleanza commerciale Skyteam, dove milita Air France che a questo punto è diventata una concorrente, per seguire Lufhtansa in StarAlliance nel 2026.

Fondamentale inoltre sciogliere il nodo occupazionale. Lufthansa ha infatti annunciato di voler procedere con  10mila assunzioni nei prossimi anni, di cui la metà in Germania. E’ previsto l’inserimento in organico di piloti, personale di volo e di terra con diverse funzioni.

Che fine faranno gli ex dipendenti della vecchia Alitalia ormai fallita che restano in cassa integrazione con costi per tutti i contribuenti? Per l’esattezza si tratta di 2.118 lavoratori esclusi dal perimetro di Ita.

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Per valorizzare il brand Ita e Alitalia, che ancora mantiene un allure all’estero come ricordo della Dolcevita, grandi speranze sono inoltre riposte sul flusso di traffico verso Roma connesso al Giubileo e sulle Olimpiadi invernali Milano-Cortina. Tutto questo comporterà anche, dal punto di vista pratico per i passeggeri, l’integrazione del programma fedeltà Volare di Ita con il teutonico Miles&More, così come sarà allargato l’accesso alle lounge negli aeroporti.

Resta poi da capire come cambierà il costo dei biglietti di Ita vista l’esigenza di arrivare a macinare utili. Da parte sua l’alleata Lufthansa ha già annunciato rincari per i propri passeggeri verso alcune destinazioni.

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