Relazione

Fase 2: il documento ufficiale

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Fase 2: il documento ufficiale

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Quali criteri sono stati usate per chiudere ed aprire? i rapporti di diffusione del virus ed i suoi possibili moltiplicatori sarebbero alla base delle scelte, come mostrato in tabella.

 

 

Altro aspetto estremamente importante è stabilire anche dei forti criteri che definiscano quali possono essere le categorie più a rischio. Il rischio è calcolato sulle potenzialità che un caso di contagio diventi pericoloso.

 

 

 

In chiusura riportiamo la parte conclusiva del documento allegato proprio in aperture. Il riferimento alle singole figure citate dal testo lo troverete all’interno del documento.

Per ogni scenario e regione, abbiamo simulato 100 epidemie assumendo la fine del lockdown al 4 Maggio 2020, e valutando l’impatto di questi scenari sul numero di riproduzione effettivo e sulla prevalenza di casi severi al picco dell’epidemia. Risultati Le stime del numero di riproduzione effettivo associate ai diversi scenari di riapertura assumendo la suscettibilità eterogenea per età sono mostrate in Fig. 7-10. Le stesse stime, ma ottenute assumendo suscettibilità omogenea per età, sono mostrate in Fig. 11-14. I risultati per i diversi scenari di riapertura ottenuti dalla simulazione del modello di trasmissione dinamica dell’infezione assumendo suscettibilità eterogenea per età sono mostrati in Tab. 2. I risultati ottenuti assumendo invece una suscettibilità omogenea per età sono mostrati in Tab. 3. I risultati mostrano che riaprire le scuole innescherebbe una nuova e rapida crescita epidemia di COVID-19 (Fig. 7,11). In particolare, la sola riapertura delle scuole potrebbe portare allo sforamento del numero di posti letto in terapia intensiva attualmente disponibili a livello nazionale (Tab.2,3). Assumendo che i contatti in comunità non aumentino, la riapertura dei settori manifatturiero, edile, commercio e ristorazione avrebbe un impatto minimale sulla trasmissibilità dell’infezione (Fig. 8,12). Tuttavia, mentre per il settore edile e manifatturiero questo scenario può considerarsi realistico, per il settore commerciale e di ristorazione un aumento di contatti in comunità è da considerarsi un’inevitabile conseguenza dell’apertura di tali settori al pubblico, e può potenzialmente innescare nuove epidemie. I risultati relativi a questi scenari sono riportati in Fig. 9,10,13,14. Le stime del numero di riproduzione effettivo ottenute assumendo una riduzione ulteriore della trasmissibilità grazie all’uso diffuso di dispositivi di protezione individuale (es. mascherine) sono riportati in Fig. 15-20 per il caso in cui la suscettibilità varia con l’età e in Fig. 21-26 se la suscettibilità è costante per età.

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