Appunti sudamericani

Energia e miniere, gli interessi di Putin nel Venezuela

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Crisi in Argentina: adesso mancano anche pneumatici

Il conflitto tra le aziende produttrici di pneumatici, come Bridgestone, Fate, Pirelli, e la Tyre Union (SUTNA) sta attraversando il suo momento di massima tensione. Ieri pomeriggio un nuovo tentativo di raggiungere un accordo salariale tra le parti è fallito e dopo uno sciopero iniziato giovedì scorso e tuttora in vigore, le principali aziende del settore sono paralizzate. Fate, Bridgestone e Pirelli producono circa 6 milioni di pneumatici all’anno in Argentina. Si stima che dall’inizio del conflitto, nell’aprile di quest’anno, abbiano smesso di produrre più di 1,3 milioni di unità. La diretta conseguenza di questa mancata produzione è stata che ieri la casa automobilistica Ford ha dovuto sospendere due turni di produzione nello stabilimento di General Pacheco perché mancano pneumatici.

Protesta contro le riforme di Petro in Colombia

Al canto di “Petro fuori”, 60.000 persone hanno marciato ieri in tutto il paese ieri. Tra i colombiani c’è preoccupazione per un pacchetto di riforme al sistema fiscale, pensionistico, sanitario ed elettorale proposto dal governo Petro ribattezzato Petroreformas. Nella controversa riforma fiscale c’è una tassa sulle bibite e sugli alimenti tipo snack, che cerca di tassare i consumi ma senza aumentare l’IVA. Aumenterà il costo del cibo per le famiglie a basso reddito e potrebbe far fallire migliaia di negozi di quartiere che dipendono dalla vendita di questo tipo di cibo e bevande.

La riforma fiscale contiene anche una tassa speciale per le pensioni, un’altra per il patrimonio e le successioni, oltre a un aumento della tassa sugli immobili, tutte tasse che colpiscono le tasche della classe media, lo stesso ceto sociale che Gustavo Petro promise di non toccare quando assicurò che la sua riforma avrebbe colpito solo le 4 mila famiglie più ricche del paese. Ma la riforma che preoccupa maggiormente i colombiani è quella delle pensioni, che minaccia di porre fine al sistema assicurativo individuale e costringerebbe la maggior parte delle persone a contribuire obbligatoriamente a un fondo pensione pubblico, Colpensiones, che è sull’orlo del fallimento evitato solo dai trasferimenti che riceve dal governo da anni.

Criticata anche la riforma politica che toglie ai partiti il diritto di presentarsi con liste aperte, e vieta loro di cercare finanziamenti esterni per le loro campagne, che possono essere finanziate solo dallo Stato. Ma fa paura anche la riforma sanitaria, che cerca di porre fine al sistema assicurativo pubblico-privato che il Paese ha costruito per sostituirlo con un sistema completamente centralizzato e controllato dallo stato. Infine oggetto della protesta di ieri è stato l’aumento della benzina, deciso da Petro con l’introduzione di una nuova tassa.

Cile in crisi dopo l’hacking massiccio dell’esercito da parte di un gruppo anarchico

Il Cile è in allerta dopo il massiccio attacco ai server delle forze armate in un’operazione in cui sono state rubate circa 400.000 e-mail top secret. Le informazioni sono state diffuse su piattaforme che divulgano la pirateria elettronica, come la pagina nota come “Hacktivist Link”. In un messaggio pubblico, il gruppo responsabile dell’hacking, noto come Guacamaya, ha annunciato che questo sarebbe stato il primo passo di un intervento contro quelle che ha definito “forze repressive”, riferendosi alle forze militari di vari paesi. Questo gruppo, che tradizionalmente rivela informazioni sensibili da grandi compagnie minerarie, afferma di avere fino a 10 terabyte di informazioni dalla polizia e dagli eserciti di Perù, Messico, Colombia ed El Salvador. Il gruppo hacktivista è un’organizzazione anarchica che rifiuta il concetto di Stato-Nazione, capitalismo e si rifiuta di chiamare l’America Latina come tale e preferisce invece chiamarla con il nome di “Abya Yala”, una frase della tribù Guna, che significa “Terra Matura”. Per alcuni storici la frase sarebbe il primo nome dato al continente americano.

Il gruppo Wagner in America Latina: sfruttamento delle risorse e difesa degli interessi russi in Venezuela

I mercenari di Evgeny Prigozhin sono incaricati di progettare il circolo di sicurezza di Maduro, di proteggere le compagnie energetiche russe in America latina e di controllare l’attività mineraria nel bacino dell’Orinoco. Lo stesso Prigozhin, un uomo d’affari vicino al presidente russo Putin, lo ha ammesso oggi.

“Fat Leonard”, l’imprenditore ricercato per il più grande caso di corruzione nella Marina USA, chiede asilo al Venezuela

Il quotidiano venezuelano Últimas Noticias ha riferito che Leonard Glenn Francis, recentemente arrestato dall’Interpol su richiesta degli Stati Uniti, ha detto a un tribunale di Caracas che il suo desiderio è di rimanere nel Paese e chiedere asilo.

Capo della sicurezza uruguaiano arrestato per falsificare passaporti russi

Alejandro Astesiano, il capo della sicurezza del presidente uruguaiano, Luis Lacalle Pou, è stato arrestato ieri nell’ambito delle indagini su una banda che ha fabbricato passaporti russi falsi affinché i loro titolari potessero accedere alla cittadinanza uruguaiana. Sono state usate le identità di persone decedute per falsificare i passaporti.

Paolo Manzo, 27 settembre 2022

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