Politica

Europee, colpaccio Lega: quanti voti porta Vannacci

Si apre in via Bellerio il Consiglio federale del Carroccio: sul tavolo le elezioni, il nodo Sardegna e il terzo mandato per i governatori

Vannacci Lega

Il Consiglio federale della Lega si è aperto nel primo pomeriggio di oggi. I temi sul tavolo sono tanti, ma il focus politico sarà incentrato su tre questioni fondamentali: le elezioni europee, le elezioni regionali, con il difficile accordo da trovare soprattutto in Sardegna, e infine la proposta di legge sul terzo mandato dei governatori che tanto interessa al veneto Luca Zaia. Come ciliegina sulla torta aleggia su via Bellerio a Milano il “fantasma” buono di Roberto Vannacci, vicinissimo alla candidatura col Carroccio nelle liste per le Europee di giugno e che i sondaggi danno come nome forte in grado di risollevare le sorti percentuali del partito di Matteo Salvini (che non sarà della partita).

La riunione leghista

La riunione del Consiglio federale si è aperta con una critica alla Bce. Salvini ha ringraziato il ministro Giancarlo Giorgetti, presente in collegamento, “per il lavoro di questi mesi”. Ma non sono mancate le bordate contro Christine Lagarde e la politica dei tassi di interesse della banca centrale europea, che tanto sta penalizzando l’Italia e il suo elevato debito pubblico. Parlando di politiche europee, il segretario della Lega ha rinnovato la fiducia nel gruppo “Identità e democrazia” a cui aderisce insieme al Rassemblement national e all’Afd tedesco. “Oggi conta una sessantina di parlamentari – ha spiegato il ministro dei Trasporti – ma secondo i sondaggi possiamo arrivare almeno a cento”. C’è però il nodo alleanze: sia Giorgia Meloni che Antonio Tajani non sembrano intenzionati a unire le loro famiglie politiche europee a quelle del leghista, che invece chiede “compattezza” nel centrodestra anche a Bruxelles e non solo a Roma. “Chi divide, magari dicendo no a Marine Le Pen, fa il gioco della sinistra”.

Vannacci si candida

Certo: con un sistema elettorale puramente proporzionale come quello per l’Europarlamento, gli alleati sono propensi ad entrare in competizione tra loro. Poi, una volta stabiliti i numeri a Bruxelles, si vedrà. Per ora l’obiettivo della Lega è quello di recuperare il terreno perduto nei sondaggi: Salvini, ospite di Quarta Repubblica, la scorsa settimana aveva fissato come obiettivo il superamento del Movimento Cinque Stelle. Per riuscirci, il Carroccio è pronto a calare l’asso: si vocifera da tempo ormai di una possibile candidatura del generale Vannacci, autore del Mondo al Contrario, il cui nome potrebbe apparire in più collegi, forse addirittura tutti, per portare quanta più acqua al mulino leghista. Secondo il Giornale, il colpaccio potrebbe valere fino al 3% di voti in più. Manna dal cielo.

Le liste della Lega per le europee

Nonostante le smentite del generale Vannacci, la candidatura sembra ormai cosa fatta. E non sarà l’unico volto “noto” di questa campagna elettorale. La Lega sta lavorando per presentare liste di forte impatto per rappresentare un’Italia identitaria, con figure come Anna Maria Cisint, sindaco di Monfalcone, che si è distinta per aver chiuso le moschee abusive nel suo comune. Inoltre, sono state annunciate le candidature di Silvia Sardone e Isabella Tovaglieri al Nord, e Aldo Patriciello, appena uscito da Forza Italia, al Sud. Il tutto nella speranza di riuscire a “contenere” l’eventuale discesa in campo di Giorgia Meloni a destra e Elly Schlein a sinistra. La premier ci sta pensando e vorrebbe essere della partita. Il segretario Pd, invece, deve fare i conti con le forti opposizioni interne e con l’anatema di Romano Prodi.

Franco Lodige, 15 gennaio 2023

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