CronacaPolitica

“Fascio stai attento”. Odio e minacce a FdI. Che dicono gli intellò?

Vandalizzata la storica sede del partito di Giorgia Meloni in via Assarotti, a Roma. E la sinistra in silenzio

Ancora odio rosso contro Fratelli d’Italia, ennesima intimidazione nei confronti della destra. “Fascio stai attento”: questa la scritta offensiva apparsa sui muri della storica sede di FdI in via Assarotti, a Monte Mario, a Roma. L’episodio ha suscitato la comprensibile indignazione tra i rappresentanti del partito guidato dal premier Giorgia Meloni, che parlano di un atto vandalico grave e inaccettabile, reso ancora più spregevole dalla tempistica.

“Stanotte la nostra sede è stata vandalizzata e profanata” le parole in una nota congiunta Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio, Stefano Erbaggi, consigliere comunale di Roma Capitale, e Stefano Oddo, consigliere municipale del XIV Municipio: “A poche ore da una cerimonia commovente, durante la quale abbiamo ricordato le vittime della strage di Primavalle e inaugurato un murale in memoria dei fratelli Virgilio e Stefano Mattei, questo attacco rappresenta un’offesa alla memoria e un segnale di intolleranza”.

I tre esponenti di FdI sottolineano come, proprio in occasione della commemorazione, si fosse lanciato un appello al rispetto del confronto democratico e delle diverse opinioni politiche. “Tutto ciò viene ora vanificato da un gesto codardo e intimidatorio”. Non è la prima volta che la sede di via Assarotti è bersaglio di atti simili. “Anche lo scorso anno — ricordano ancora i meloniani — subimmo un attacco proprio nei giorni dell’anniversario della strage di Primavalle. È evidente che certi messaggi della storia non sono ancora stati recepiti”. Infine, l’appello a tutte le forze politiche, con un richiamo particolare alla sinistra che amministra la Capitale: “Ci aspettiamo una condanna netta e trasversale di questo gesto, e che si prendano le distanze da chi continua a seminare odio e intolleranza, anteponendoli al rispetto reciproco e alla libertà di espressione”.

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Non si tratta del primo attacco subito dalla sezione di Fdi di via Assarotti e più in generale dalla politica di destra nel territorio di Monte Mario. Quella sede è stata già attaccata già lo scorso maggio 2024, mentre più recentemente era stato denunciato il deturpamento delle targhe per i Martiri delle Foibe al Santa Maria della Pietà e a Balduina. “Assarotti è uno degli ultimi presidi ancora aperti, in un’epoca in cui la politica si fa a colpi di tik e tok. Non ci spaventa qualche falce e martello sul muro, continueremo con la massima serenità con le nostre attività sociali e culturali” il commento di Stefano Oddo, capogruppo di FdI nel municipio XIV.

Ma l’odio rosso contro FdI è stato registrato anche in altre zone del Paese. Solo pochi giorni fa a Sant’Irpino, nel Casertano, la sede del partito è stata danneggiata con la stella di Davide e la svastica sovrapposte e l’insulto “Fuck Israel”. E ancora, poco più di un mese fa, a Seguro, nel Milanese, la serranda della sede è stata vandalizzata con la scritta “Fascisti a testa in giù”. Potremmo fare tanti altri esempi, ma ci fermiamo qui. La domanda è un’altra: dove sono i leader della sinistra? Dove sono i politici campioni di tweet e di clip su Instagram, pronti a pontificare su tutto ma non a fornire solidarietà per questi attacchi? Non citiamo i grandi intellettuali: spesso sono proprio loro a incitare certi attacchi con parole di odio. Un clima pesante, pesantissimo, che ci riporta agli anni bui di questo Paese.

Franco Lodige, 17 aprile 2025

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