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Rivoluzione nel calcio

Fifa e Uefa sconfitte: cosa ha deciso l’Ue sulla Superlega

La sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea è una mazzata per i vertici del calcio mondiale. Ecco il comunicato integrale

ceferin superlega © Photocreo tramite Canva.com

Il suo nome è A22, e la sua battaglia sembra destinata a riscrivere la storia del calcio europeo: l’agenzia di marketing, insieme ai club di calcio Real Madrid e Barcellona, ha vinto un’importante battaglia contro l‘Uefa e la Fifa sul caso Superlega, un torneo che rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione nel mondo del calcio. La sentenza è stata resa pubblica dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea, che ha definito come “illegittimi” i poteri di controllo esclusivo esercitati dalle due massime organizzazioni del calcio mondiale.

Secondo la CGUE, Uefa e Fifa hanno abusato del loro potere, violando il diritto dell’Unione. Le norme che richiedono l’autorizzazione preventiva di Uefa e Fifa per la creazione di nuove competizioni, come la Superlega, sono state definite “illegali“. Inoltre, la previsione di sanzioni per le squadre e i giocatori che vi prenderebbero parte, è stata considerata altrettanto illegittima. La Corte ha sottolineato che l’organizzazione di competizioni calcistiche e lo sfruttamento dei diritti mediatici costituiscono attività economica, e come tale, deve rispettare le regole della concorrenza e la libera circolazione.

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La sentenza non implica automaticamente l’approvazione del progetto della Superlega. Il caso era stato portato alla Corte di giustizia dell’Unione Europea dal tribunale Mercantile della capitale spagnola, su esortazione di A22, che si era rivolta al tribunale per difendere il progetto della Superlega. A sua volta il tribunale aveva deferito la questione alla Corte di giustizia Ue.

La sentenza della CGUE rappresenta una svolta nel mondo del calcio europeo, mettendo in discussione il predominio di Uefa e Fifa. Real Madrid e Barcellona – insieme alla Juventus, che ha iniziato il procedimento di uscita dal progetto Superlega – rimangono i principali sostenitori di questa iniziativa. Ora spetta al Tribunale del commercio di Madrid valutare le implicazioni di questa sentenza e decidere il futuro del progetto Superlega.

Nel frattempo, A22 e i club di calcio coinvolti continuano la loro lotta per il riconoscimento del loro diritto a sviluppare la Superlega e a riscrivere il futuro del calcio europeo. La sentenza della CGUE rappresenta un riconoscimento importante di questa lotta, gettando le basi per una possibile rivoluzione nel mondo del calcio.


Ecco di seguito la traduzione del comunicato stampa della Corte Ue

Le norme FIFA e UEFA sull’approvazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Super League, sono contrarie al diritto dell’Ue.

Le norme FIFA e UEFA che subordinano alla loro previa approvazione qualsiasi nuovo progetto calcistico interclub, come la Super League, e vietano ai club e ai giocatori di giocare in tali competizioni, sono illegali. Non esiste un quadro normativo della FIFA e della UEFA che garantisca che siano trasparenti, obiettive, non discriminatorie e proporzionate.

Allo stesso modo, le norme che attribuiscono alla FIFA e all’UEFA il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti relativi a tali competizioni sono idonee a restringere la concorrenza, data la loro importanza per i media, i consumatori e i telespettatori dell’Unione europea.

La Fédération internationale de football Association (FIFA) e l’Unione delle associazioni calcistiche europee (UEFA) sono associazioni di diritto privato con sede in Svizzera. Il loro obiettivo è promuovere e definire il quadro per il calcio a livello mondiale ed europeo. Hanno adottato norme che conferiscono loro il potere di approvare le competizioni calcistiche interclub in Europa e di sfruttare i vari diritti mediatici relativi a tali competizioni.

Un gruppo di 12 club calcistici europei, attraverso la società spagnola European Superleague Company, desiderava realizzare un nuovo progetto di competizione calcistica: la Super League.

La FIFA e la UEFA si sono opposte al progetto, minacciando di imporre sanzioni ai club e ai giocatori che decidessero di
parteciparvi.

La European Superleague Company ha intentato un’azione contro la FIFA e la UEFA dinanzi al Tribunale commerciale di Madrid (Spagna), sostenendo che le loro norme sull’approvazione delle competizioni e sullo sfruttamento dei diritti dei media sono contrarie al diritto dell’Ue. Avendo qualche dubbio al riguardo, in relazione, tra l’altro, al fatto che la FIFA e l’UEFA detengono un monopolio su tale mercato, il giudice spagnolo ha sottoposto questioni alla Corte di giustizia.

La Corte osserva che l’organizzazione di competizioni calcistiche interclub e lo sfruttamento dei diritti mediatici costituiscono, in tutta evidenza, attività economiche. Essi devono quindi rispettare le regole della concorrenza e rispettare le libertà di movimento, anche se l’esercizio economico dello sport presenta alcune caratteristiche specifiche, come l’esistenza di associazioni dotate di determinati poteri di regolamentazione e controllo e il potere di imporre sanzioni. La Corte rileva inoltre che, parallelamente a tali competenze, la FIFA e l’UEFA organizzano esse stesse competizioni calcistiche.

La Corte ritiene poi che, qualora un’impresa in posizione dominante abbia il potere di determinare le condizioni alle quali imprese potenzialmente concorrenti possono accedere al mercato, tale potere deve, tenuto conto del rischio di
conflitto di interessi che ne deriva, essere soggetto a criteri idonei a garantire che siano trasparenti, oggettivi, non discriminatori e proporzionati. Tuttavia, i poteri della FIFA e della UEFA non sono soggetti ad alcun criterio di questo tipo. La FIFA e la UEFA stanno quindi abusando di una posizione dominante.

Inoltre, data la loro natura arbitraria, le loro norme in materia di approvazione, controllo e sanzioni devono essere considerate restrizioni ingiustificate alla libera prestazione dei servizi.

Ciò non significa che una competizione come il progetto della Superlega debba necessariamente essere approvata. La Corte, interrogata in generale sulle norme FIFA e UEFA, nella sua sentenza non si pronuncia su questo progetto specifico.

Parallelamente, la Corte osserva che le norme FIFA e UEFA relative allo sfruttamento dei diritti mediatici sono tali da arrecare danno ai club calcistici europei, a tutte le società operanti nei mercati dei media e, in ultima analisi, ai consumatori e ai telespettatori, impedendo loro di godere di nuove e concorsi potenzialmente innovativi o interessanti. Spetta tuttavia al Tribunale di Commercio di Madrid verificare se tali norme possano comunque avvantaggiare diversi attori del calcio, ad esempio garantendo una redistribuzione solidale degli utili generati da tali diritti.

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