Cronaca

Finalmente il pugno duro: contro i Pro-Pal è successo qualcosa di inatteso

Gli scontri al corteo di Milano, le banche vandalizzate, le minacce a Meloni: gli scontri di sabato e la risposta della polizia

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Ieri a Milano è accaduto qualcosa di inaspettato e apprezzato dagli uomini e donne della Polizia di Stato, di chi crede nella giustizia, non solo quella divina, di chi ogni giorno deve subire le angherie di chi si definisce antifascista, anarchico, facente parte di collettivi. Di chi ha monopolizzato la violenza, chi ha sfasciato, vandalizzato, minacciato il Presidente Giorgia Meloni, sequestrato cittadini inermi, minacciato, insultato!

Bene. Ieri 7 facinorosi sono stati prelevati durante il corteo e accompagnati in Questura. Che diventi una prassi.

I milanesi per bene sono tanti, la maggioranza, e sono stanchi. Durante il percorso avvicinandosi a noi agenti ripetevano tutti la stessa frase “perché non li fermate?”. E ancora: “Ogni sabato devastano la città”. Senza contare quanti imprenditori sono costretti a chiudere le attività commerciali, cittadini bloccati nel traffico da una città paralizzata per i giochini delinquenziali di elementi che non si possono giustificare, non si possono tollerare!

Vi è bisogno di pene esemplari, chi usa la violenza non ha più diritto a manifestare! Chi predica pace e distrugge è al pari di un qualsiasi terrorista. Milano non ha bisogno di pacifinti. Questa non è resistenza, è terrorismo già dal momento in cui decidono di travisarsi!

Milano ha un bisogno estremo di certezza giuridica! Non si può fare ciò che passa per la mente senza pagarne le conseguenze: la società civile ha delle regole ben precise.

Pasquale Alessandro Griesi, 13 aprile 2025
*segretario della FSP Polizia di Stato

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