Gruisti, operatori navali, addetti alla conduzione degli impianti e ai controlli dimensionali: sono davvero molte e a elevata specializzazione le professionalità che occorrono per far funzionare al meglio l’”industria del mare”, che rappresenta uno dei principali motori del Pil nazionale. E grande è il successo riscosso dall’iniziativa “I Maestri del Mare”, da poco promossa da Fincantieri. Si tratta di un programma di formazione retribuito e volto a formare i futuri addetti alla costruzione navale, con l’inserimento in azienda di 90 persone già entro l’estate.
Candidature a quota 17mila, partiti i primi corsi
Tantissime le candidature giunte al Gruppo cantieristico guidato dall’AD Pierroberto Folgiero. Ben 17mila i curricula inviati da giovani che desiderano diventare “Maestri del Mare”, dimostrazione inequivocabile del fascino che il mare continua a esercitare e della voglia di lavoro che percorre la Penisola. Il progetto “I Maestri del Mare” è stato avviato da Fincantieri e nasce nell’’ambito di Distretto Italia, progetto promosso dal Consorzio Elis, che coinvolge diversi soggetti tra imprese, agenzie del lavoro e altri enti per la riscoperta delle professioni tecnico-specialistiche attraverso attività di orientamento, formazione e inserimento al lavoro .
I primi due corsi di formazione, per “addetti ai controlli dimensionali” e “addetti alla conduzione degli impianti navali”, coinvolgeranno 30 risorse. Nei prossimi mesi sono già pianificati altri quattro corsi, volti a formare anche “operatori navali” e “gruisti/imbragatori”.
Folgiero: “Un investimento sui giovani talenti per il futuro del Paese”
“Il futuro industriale italiano passa dalla formazione di manodopera specializzata, la ‘testa d’opera’ di domani. Nasce da questa concezione il progetto ‘Maestri del Mare’, un progetto di formazione retribuita volto all’assunzione di giovani talenti. L’obiettivo è rendere attrattive e all’avanguardia le professioni che i giovani italiani tendono a trascurare”, sottolinea Folgiero. Fincantieri si presenta dunque al Paese come garante del meglio dell’industria navalmeccanica.
Focus sulla specializzazione e sulle nuove tecnologie
Il progetto costituisce infatti un grande investimento in conoscenza tecnica, dove i ragazzi, da subito retribuiti con un’indennità di formazione di 1.000 euro al mese, apprendono un mestiere non solo in aula, ma anche direttamente. Un approccio, questo, in perfetta simbiosi con il nuovo piano industriale che Folgiero ha voluto costruire sulla formazione di competenze e sul “Made in Italy” dell’ingegno ed in cui il ricambio generazionale e il rapporto con i giovani sono due leve fondamentali. Non più quindi solo “manodopera”, ma la sua evoluzione verso un’idea di “testa d’opera”, capace di riavvicinare gli italiani alla produzione, al lavoro operaio qualificato, alle nuove tecnologie, agli elevati standard di eccellenza che contraddistinguono i nostri prodotti.
Una grande occasione per i giovani
Quello che più conta nell’iniziativa, infatti, è l’opportunità professionale offerta ai giovani da Fincantieri che, come azienda di sistema, nel contempo risponde alla cronica carenza di manodopera specializzata, con una soluzione strutturale. “Maestri del Mare” rientra, quindi, nella visione strategica di mercato e coscienza civile di Fincantieri per il sistema Paese. Il progetto prevede infatti investimenti nelle competenze digitali, di automazione e robotica, così da accelerare il processo di digitalizzazione dei cantieri. Proprio per l’attenzione che da sempre il gruppo riserva alle proprie persone e ai talenti, Maestri del Mare valorizza poi il lavoro di squadra e la condivisione degli obiettivi.
Il tutto senza dimenticare il giusto equilibrio tra lavoro e qualità della vita. Tanto che il corso include, già durante la formazione, l’assunzione nei cantieri collocati nelle diverse regioni del nostro Paese e, in caso di necessità, agevolazioni nei trasferimenti.
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