Appunti sudamericani

“Fosse comuni e torture”. Il database choc

Ogni giorno uno sguardo alternativo al mondo americano e sudamericano

Andrés Manuel López Obrador-2

Bukele: in El Salvador un anno senza omicidi

Il presidente Nayib Bukele, che mantiene una “guerra” contro le gang narcos, ha detto ieri che El Salvador ha accumulato 365 giorni senza omicidi da quando ha iniziato il suo mandato nel 2019. “Abbiamo chiuso il 10 maggio 2023 con 0 omicidi a livello nazionale. Con questo, sono 365 giorni senza omicidi, un anno intero”” ha detto su Twitter. Una fonte del Segretariato presidenziale per le comunicazioni ha spiegato che questa è “la somma dei giorni senza omicidi dal 2019 ad oggi.” Bukele ha assunto il potere il 1° giugno 2019. Quell’anno il paese ha chiuso con 38 omicidi ogni 100mila abitanti, la tendenza ha continuato a diminuire e il 2022 si è concluso con 7,8 omicidi ogni 100mila abitanti.

Il Ministro della Giustizia e della Sicurezza, Gustavo Villatoro, ha assicurato che i giorni senza omicidi sono “una pietra miliare storica “e che il compito iniziato nel 2019” non è stato facile, ma nemmeno impossibile.” La riduzione degli omicidi avviene nel quadro di una “guerra” che Buckle dichiarò alle bande 13 mesi fa, arrestandone 68.294 membri. Molto criticato da più parti, un dato sembra certo: da paese più pericoloso dell’America latina oggi El Salvador è il più sicuro.

Il Messico lancia un database per oltre 112mila persone “scomparse”

I parenti delle persone scomparse continuano a protestare per verità e giustizia e ora AMLO lancerà un nuovo strumento alla fine di questo mese per aiutare a registrare le informazioni sulle 112mila persone scomparse in Messico. Il registro raccoglie informazioni da una serie di database che coprono fosse comuni e clandestine, arresti, crimini di tortura, casellari giudiziari, impronte digitali e genetica. Questa è la realtà del Messico.

L’Ecuador firma accordo di libero scambio con la Cina negoziato in meno di un anno

È il quarto paese latinoamericano a fare un accordo simile con la dittatura asiatica.

Ortega espelle la Croce Rossa dal Nicaragua e confisca i suoi beni

Il regime di Daniel Ortega e sua moglie, Rosario Murillo, mercoledì ha ordinato la cancellazione della Croce Rossa nicaraguense in un evento senza precedenti. L’agenzia umanitaria era stata incaricata nell’aprile 2018 di assistere i manifestanti feriti dalla repressione governativa e questa è la vendetta del dittatore. Inoltre 1. La Croce Rossa Internazionale ha espresso la sua preoccupazione per la chiusura della sua sede in Nicaragua per ordine della dittatura e 2. Ortega ha dato ordine alla polizia di arrestare chi critica lui, la moglie, i figli e il suo governo sui social network, o ricorda le manifestazioni antigovernative di cinque anni fa, represse nel sangue dal regime.

Paolo Manzo, 13 maggio 2023


Tutto sull’America Latina e il suo impatto su economia e politica del vecchio continente. Iscriviti gratis alla newsletter di Paolo Manzo http://paolomanzo.substack.com. Dopo una settimana se vuoi con un abbonamento di 30 euro l’anno avrai diritto oltre che alla newsletter a webinar e dossier di inchiesta esclusivi.