Economia

Gas russo, quanti miliardi costa rinunciarci

Anche questo inverno, ora che è freddo al Nord, si notano rincari persino di 2mila euro (su base annua) nelle bollette. L’unico vantaggio vero rispetto ai paesi asiatici che l’Europa aveva era che riceveva il gas per gasdotto, quello costa meno al mondo, il gas russo. Sono riusciti a sostituirlo in larga parte con quello liquefatto che arriva dagli Usa e Qatar per nave e costa il triplo.

Gas russo

Il bello è che poi la Russia stessa ora ce ne continua a vendere ad un prezzo doppio, perché lo compriamo “sul mercato”, che è quello del gas liquefatto e poi rigassificato per nave. Il gas che arrivava invece per gasdotto costava meno, non solo perché quello russo è estratto nel mondo tradizionale e non con il “fracking” (“fratturazione idraulica…”), ma perché non devi liquefarlo, caricarlo su una nave, attraversare l’oceano e poi avere un “rigassificatore” per riportarlo allo stato di gas.

Il gas invece che viene dagli Usa richiede di fratturare delle rocce ed è un processo molto più pesante per l’ambiente, tanto è vero che in nessun paese europeo lo si consente per ora. I media fanno credere ora che “il gas” ci sia, ma ci sono due tipi di gas naturale, quello estratto in modo “tradizionale” e trasportato per gasdotto e quello “LNG” estratto con fracking, poi liquefatto, caricato su una nave e poi che richiede il “rigassificatore” e questo tipo di gas fino al 2016 nell’eurozona non lo comprava nessuno.

La Norvegia che ne ha e vendeva il gas LNG altrove e così il Qatar vendeva in Asia e gli Usa non ne esportavano. Questo costava tra 20 e 30 euro al mercato “TTF” di Amsterdam e poi con la guerra è schizzato a 300 euro. La Germania e l’Italia, che sono più industrializzati e hanno più bisogno di gas perché non hanno centrali nucleari ecc., non ne compravano. Lo compravano dalla Russia invece per gasdotto e costava dai 5 ai 8 euro per MWh.

Il motivo per cui i tedeschi sono in crisi come industria pesante ora è che stanno comprando da Usa (Norvegia, Quatar) il gas ad un prezzo cinque volte quello russo. Ma non possono dire niente. Gli americani gli hanno fatto saltare il gasdotto Nordsrteam e le TV e i giornali tedeschi hanno l’ordine di non parlare dell’attentato. Anche i nostri media fingono che l’unico prezzo del gas ora sia quello LNG. E tra l’altro, i russi si sono “adattati” e anche loro lo vendono “sul mercato” liquefatto a 5 volte il prezzo a cui vendevano con contratti di 20 anni a Eni il gas prima.

Il gas russo è invece molto semplice, lo tirano fuori trivellando dove ne esiste e poi passa in un gasdotto che hanno impiegato 20 anni a costruire due decenni fa e il cui costo è ammortizzato e quindi il trasporto non costa quasi niente. E non devi liquefarlo, pagare il trasporto per nave (che magari come adesso passa intorno a tutta l’Africa se arriva dal Qatar) e poi costruire un rigassificatore per rigassificarlo.

L’Europa non voleva estrarre il suo gas, a parte la Norvegia, per ragioni ambientali e aveva però la fortuna di avere il gas russo già collegato. Questo non andava bene agli Usa che dal 2014 in poi hanno speso miliardi per armare i nazionalisti ucraini. Poi nel 2022 hanno sabotato, facendolo saltare, il nuovo gasdotto Nordsrtream che era quasi pronto, proprio perché non vogliono che in Europa abbiamo il gas a buon mercato russo e vogliono invece venderci il loro gas che è molto più caro.

Quando vedi che negli ultimi anni il reddito Usa è cresciuto e quello europeo no, il costo dell’energia è uno dei motivi è questa differenza nel costo dell’energia. Diciamola tutta: con il gas è come con i vaccini che ti proteggono, l’Ucraina che lotta per la libertà e Israele che si difende.

Paolo Becchi e Giovanni Zibordi, 1° febbraio 2024

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