Come già segnalato da altri utenti, le multinazionali ricorrono a due pesi e a due misure quando si tratta di promuovere l’ideologia LGBT. Ecco un articolo illuminante: Francesca Totolo, “Pride sì ma non nei Paesi arabi: l’ipocrisia delle multinazionali”, Il Primato Nazionale, URL https://www.ilprimatonazionale.it/approfondimenti/pride-non-paesi-arabi-ipocrisia-multinazionali-196780/ L’autrice fa notare che diverse multinazionali, durante il mese del Pride, colorano di arcobaleno i propri siti Web e le proprie pagine social, eccetto le rispettive versioni in arabo e in turco.
ste vari
29 Giugno 2021 12:09
Solita storia. Noi occidentali rinunciamo tranquillamente a ns valori o anche tradizioni culturali ecc. in nome del “politicamente corretto”, ma sempre a senso unico. Dimostrazione di codardia oltre che “convenienza”.. Se i Musulmani in questo caso pensiamo si possano sentire ‘offesi’ a vedere il logo arcobaleno, dovrebbe essere messo ancora più in evidenza, se si crede di avere ottime ragioni per farlo… Ma è del tutto chiaro che non è così. Noi ad esempio ci si indigna anche per 10 pene capitali/anno (forse) fatte negli USA, ma in Cina continuano giornalmente gli “omicidi di Stato”, ma quelli vanno bene… Ci vorrebbe coerenza pure lì.
Fernando
29 Giugno 2021 10:52
Fintanto si galleggia in questo modo L’ITALIA non avrà mai la sua sovranità politica.
WlaZuppa
29 Giugno 2021 10:14
Se c’era/c’è un mondo per cui andava/va FATTO era SOPRATTUTTO per il mondo islamico, invece… il primo rispetto è per sé stessi, per quello in cui si crede, per i propri valori, principi, ideali, leggi, costumi… come si può pensare che questo mondo possa mettersi in discussione, alcuni di essi cominciare a lottare per liberarsi da costumi retrivi se anche un innocua bandiera “calcistica” viene autocensurata… si coprono statue (Renzi) si fa il baciavano (Berlusconi a Gheddaffi) ecc… ci si inginocchia se lo fanno gli altri… La “mia” società multiculturale non prevede l’arretramento dai propri valori, costumi ecc prevede il diffonderli.
Come già segnalato da altri utenti, le multinazionali ricorrono a due pesi e a due misure quando si tratta di promuovere l’ideologia LGBT. Ecco un articolo illuminante:
Francesca Totolo, “Pride sì ma non nei Paesi arabi: l’ipocrisia delle multinazionali”, Il Primato Nazionale, URL https://www.ilprimatonazionale.it/approfondimenti/pride-non-paesi-arabi-ipocrisia-multinazionali-196780/
L’autrice fa notare che diverse multinazionali, durante il mese del Pride, colorano di arcobaleno i propri siti Web e le proprie pagine social, eccetto le rispettive versioni in arabo e in turco.
Solita storia. Noi occidentali rinunciamo tranquillamente a ns valori o anche tradizioni culturali ecc. in nome del “politicamente corretto”, ma sempre a senso unico. Dimostrazione di codardia oltre che “convenienza”.. Se i Musulmani in questo caso pensiamo si possano sentire ‘offesi’ a vedere il logo arcobaleno, dovrebbe essere messo ancora più in evidenza, se si crede di avere ottime ragioni per farlo… Ma è del tutto chiaro che non è così.
Noi ad esempio ci si indigna anche per 10 pene capitali/anno (forse) fatte negli USA, ma in Cina continuano giornalmente gli “omicidi di Stato”, ma quelli vanno bene… Ci vorrebbe coerenza pure lì.
Fintanto si galleggia in questo modo L’ITALIA non avrà mai la sua sovranità politica.
Se c’era/c’è un mondo per cui andava/va FATTO era SOPRATTUTTO per il mondo islamico, invece… il primo rispetto è per sé stessi, per quello in cui si crede, per i propri valori, principi, ideali, leggi, costumi… come si può pensare che questo mondo possa mettersi in discussione, alcuni di essi cominciare a lottare per liberarsi da costumi retrivi se anche un innocua bandiera “calcistica” viene autocensurata… si coprono statue (Renzi) si fa il baciavano (Berlusconi a Gheddaffi) ecc… ci si inginocchia se lo fanno gli altri…
La “mia” società multiculturale non prevede l’arretramento dai propri valori, costumi ecc prevede il diffonderli.