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Guardate questa foto: mostra il crimine di Hamas contro i palestinesi

Nessun cittadino palestinese residente a Gaza ha la possibilità di abbandonare la Striscia. Perchè? Ecco la strategia win-win di Hamas

Il numero delle vittime civili nel conflitto tra Israele e Hamas cresce esponenzialmente con il passare dei giorni. Il rapporto è a svantaggio della Palestina, con migliaia di donne e uomini caduti a causa degli attacchi missilistici dell’IDF (Israel Defence Forces). Il dramma è quotidiano ma invertire la tendenza è impossibile, a meno di uno stop definitivo dell’offensiva di Tel Aviv. Il perchè è semplice: i miliziani obbligano i civili palestinesi a rimanere a Gaza, trasformandoli in veri e propri scudi umani. Una strategia win-win, secondo i terroristi.

Hamas impone ai palestinesi di sottostare a determinate regole. Uno stato di vessazioni quotidiane e di miseria perenne. Chi ha avuto la possibilità di abbandonare la Striscia e ha ottenuto un permesso di soggiorno in Israele, è stato obbligato a mantenere contatti con la terra madre e trasferire informazioni sensibili ai terroristi, pena ritorsioni. Un unico obiettivo, ribadito in queste prime fasi del conflitto: annientare lo Stato ebraico, non salvaguardare donne e uomini di Gaza.

Negli scorsi giorni Israele ha lanciato un avvertimento alla popolazione di Gaza: avete 24 ore per spostarvi a sud. Una mossa necessaria per evitare vittime innocenti, ma vana. Volente o nolente, nessuno ha potuto lasciare la propria abitazione. Tutto rientra nella pianificazione di Hamas: se Israele intensifica gli attacchi e cresce il numero di civili uccisi, i miliziani possono accusare l’IDF di aver commesso crimini di guerra. Se invece l’IDF limitasse la sua offensiva militare a Gaza per danni collaterali, Hamas sarebbe meno vulnerabile e potrebbe proteggere le sue risorse continuando a combattere.

E sono molte le strategie adottate per trasformare i palestinesi in scudi umani. Nella maggior parte dei casi Hamas lancia razzi da o in prossimità di aree civili densamente popolate, spesso da o vicino a strutture che dovrebbero essere protette secondo la Convenzione di Ginevra (ad esempio scuole, ospedali o moschee). Inoltre molte infrastrutture militari sono ospitate all’interno delle aree civili: dai quartieri generali alle basi, passando per le armerie. E ancora, molte volte i miliziani mandano in avanscoperta i civili per missioni di raccolta di informazioni. Una situazione estremamente delicata che potrebbe peggiorare irrimediabilmente in caso di via libera all’operazione via-terra.