Zanzara tigre

Hanno rotto le balle: che goduria la Baviera che mette al bando la schwa

Zanzara 3 aprile 2024

Nell’ultima puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha esordito passando in rassegna la decisione del governo tedesco di legalizzare la marijuana per uso personale: “Allora ragazzi, io non capisco cosa ci sia di male ad imitare la Germania. Quando fanno delle cose buone bisogna prenderne atto. La cosa buona è che hanno deciso sostanzialmente di legalizzare la cannabis e non cambierà nulla nella vita della stragrande maggioranza delle persone. Forse si migliorerà la vita di chi invece doveva andare dallo spacciatore e di chi incappava in un controllo di polizia e aveva con sé 20 grammi di cannabis. Tre piantine a persona e possesso fino a 25 grammi, qual è il problema? In alcuni casi fino a 50 grammi, io avrei fatto addirittura di più. Io farei lo spaccio libero di marijuana, ve la dico tutta. Nemmeno legalizzare come dicevano una volta i radicali, ma liberalizzare: tu coltivi la marijuana e la vendi. Qual è il problema? Cosa cambia? Tanto oggi c’è lo spacciatore sotto casa e ti fai dare la marijuana, la cocaina, l’eroina eccetera”.

Il conduttore di Radio24 si è poi spostato sulla decisione dell’Adidas di vietare la vendita delle magliette della nazionale tedesca di calcio con su scritto il numero 44: “Succede anche in Germania che una nota marca di abbigliamento, che è anche sponsor tecnico della nazione tedesca, chiamata Adidas vieta il numero 44. Non si capisce bene come faccia a vietarlo: se vado in una shop a comprare una maglia della Germania posso anche farmi mettere il 44. Sapete perché vuole vietare di riprodurre il numero 44 dietro le maglie della Germania? Lo sapete perché? Perché il 44, fatto in quel modo, ricorda le SS. A parte che non so quanti si fanno mettere il 44 dietro, ma secondo voi qualcuno se lo fa mettere apposta perché ricorda le SS? Magari qualcuno se lo fa mettere perché ha 44 anni. Chi è che fa riferimento alle SS? Qualcuno lo farà, ma chi se ne fotte”.

Cruciani ha poi commentato la legge francese contro le discriminazioni sui tagli di cappelli: “Ancora sul politicamente corretto, succede in Francia che vogliono fare una legge per chi discrimina sulla forma dei capelli che hai. Ora io dico ragazzi: per evitare discriminazioni sul lavoro vogliono fare una legge per punire chi eventualmente discrimina sul posto di lavoro chi ha i capelli lunghi. Ma io dico ragazzi, ma veramente pensiamo che tutto possa essere regolato attraverso delle norme, delle regole e dei divieti? Ma che cazzo siamo diventati qui in occidente? Siamo diventati dei poveri cretini che pensano di portare in tribunale qualcuno che ci dice che abbiamo dei capelli di merda”.

Infine, Cruciani ha concluso il suo discorso parlando della Baviera che ha messo al bando la schwa. “Servirebbe una Baviera per tutte le università italiane, non ultima quella di Trento dove hanno declinato tutti i nomi al femminile”, ha detto il conduttore ricordando come in Germania abbiano invece vietato l’utilizzo dell’ortografia multigender in tutti i luoghi pubblici. “Hanno fatto bene! Hanno rotto il ca*** con questa storia dello schwa. Finalmente una bella notizia dalla Baviera”.

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