La controversia che riguarda Luis Rubiales, presidente della Real Federación Española de Fútbol (RFEF), continua a fare scalpore. Il bacio sulle labbra dato alla calciatrice Jenni Hermoso ha portato a sua sospensione da parte della FIFA e ha anche portato la procura ad aprire un procedimento giudiziario. Da settimane in Spagna non si parla di altro. E spuntano video su video. L’ultimo, che la difesa di Rubiales ha mandato alla Fifa, mostra un’atmosfera più che rilassata e scherzosa tra le giocatrici subito dopo il “fattaccio”, come riporta ABC. Non proprio quello che ci si aspetterebbe dopo una presunta “violenza” subita.
Il video sul bus
Le giocatrici della squadra nazionale spagnola sono in un autobus, in procinto di lasciare lo stadio australiano dopo la finale del torneo mondiale. In questo video, le neo-campionesse non solo festeggiano la vittoria, ma parlano anche del famoso bacio. Ridono e a scherzano, commentano un “meme” che la stessa Hermoso mostra alle amiche in cui si vedono lei e Rubiales paragonate al famoso bacio tra Iker Casillas e Sara Carbonero nel 2010. “Che cos’è?” chiede una della calciatrici. “Mia madre, mia madre. Non l’hai visto? Emozionato e tanto, è venuto e mi ha preso così”, spiega Hermoso sorridendo. Più volte poi nel video la squadra intona il coro “bacio, bacio” e, all’ingresso di Rubiales sul bus, anche “presi, presi”. Prova, dice la difesa di Rubiales, che il clima era assolutamente rilassato dopo la finale mondiale.
Empecemos, @Jennihermoso:
1. ¿Por qué presumías con tus compañeras y posabas entre risas con el meme de tu pico con Rubiales?
2. ¿Por qué todas tus compañeras que ahora se escandalizan gritaron contigo a Rubiales “que se besen” en el autobús tras ver el “pico”?
3. ¿Por qué le… pic.twitter.com/7HjjdpJVLc
— Alvise Pérez (@Alvise_Oficial) August 29, 2023
La Fifa sospende Rubiales
La FIFA ha annunciato sabato la sospensione di Rubiales “con carattere provvisorio”, a causa del suo comportamento dopo la finale del mondiale. La sospensione, che include “ogni attività legata al calcio a livello nazionale e internazionale”, è diventata effettiva il 26 agosto e durerà almeno per 90 giorni. Questa decisione ha lasciato Rubiales senza stipendio, senza auto ufficiale, senza computer e senza la possibilità di utilizzare nessuno dei privilegi che aveva come presidente della Federazione Spagnola di Calcio.
No, quel bacio “mondiale” non è una violenza
Parallelamente, la Procura del Tribunale Nazionale spagnolo ha aperto un procedimento contro Rubiales per violenza sessuale in relazione al bacio dato a Hermoso. La denuncia è stata presentata da Miguel Galan, presidente del Centro Nazionale di Formazione Allenatori di Calcio (Cenafe), davanti alla Procura di Madrid.
Ci si infila pure l’Onu
Anche l’Onu si è pronunciata sul caso, mostrando solidarietà alla calciatrice spagnola e sperando che questa vicenda porti a un cambiamento nel mondo dello sport, dove le donne “continuano a essere sottoposte a molestie sessuali e abusi”, come dichiarato da Volker Türk, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.
In Spagna, nel frattempo, la pressione per rimuovere Rubiales dalla sua posizione continua a crescere. I presidenti regionali della federazione hanno deciso di sospendere il suo stipendio e altri benefit per i prossimi tre mesi. Una parte dello staff lo ha mollato. Anche grandi calciatori si sono schierati contro di lui, primo tra tutti Anders Iniesta. Le calciatrici della nazionale femminile hanno promesso che non scenderanno più in campo se Rubiales non verrà cacciato. Lui, però, tiene il punto. Tutti si aspettavano le sue dimissioni alla prima riunione della federazione, ma Rubiales si è rifiutato denunciando quello che considera un killeraggio politico e mediatico: il segretario generale della Federcalcio spagnola, Andereu Camps, ha anche chiesto all’Uefa di difendere il presidente spagnolo dalle intromissioni del governo. Il ministro della Cultura e dello Sport, Miquel Iceta, ha infatti annunciato che il governo proporrà la sospensione di Rubiales “da tutte le sue funzioni” in attesa della pronuncia definitiva della magistratura.
