Ho capito chiaramente una cosa: conviene essere di sinistra. In realtà in questo paese non c’è l’egemonia culturale della sinistra, c’è l’egemonia del perdono. Quello che sta succedendo in queste ore è una roba pazzesca. Mettiamo in fila tutti quanti i puntini e poi mi direte se mi sono drogato o se sono una persona normale.
Oggi leggo sui giornali che un signore, che era a capo dell’agenzia Unar che si occupava di discriminazioni e queste minchiate qua, un bel giorno viene beccato dalle Iene ad avere la tessera gold di una delle associazioni finanziate (con 55 mila euro) dall’agenzia che lui stesso guidava. Io voglio pensare che sia innocente. Lasciamo anche perdere il fatto che in quella roba lì si trombava a pagamento. A me non me ne fotte nulla. Zero moralismo. Non me ne frega niente degli Lgbt, non ho le posizioni della destra su questo, non me ne frega niente. Ciò di cui mi interessa è che questo signore, che all’epoca fu molto contestato dal partito della Meloni, oggi diventa il Capo di Gabinetto del ministro della Cultura che vorrebbe cambiare l’egemonia culturale della sinistra con quella gramsciana di destra.
“Gramsciana di destra”, e già lì non ci ho capito un cazz*.
Giuli insomma lo nomina come suo Capo di Gabinetto dopo averlo già nominato suo braccio destro al Maxxi. Però una cosa è un importante museo, un’altra cosa è un ministero chiave come il Mic. Il punto è che Francesco Spano aveva lavorato con il governo di sinistra ed era stato all’ufficio legislativo parlamentare del Partito Democratico. Morale della favola: il braccio destro di Giuli è di sinistra.
Altra situazione riguarda il Capo di Gabinetto di Gualtieri. Ve lo ricordate? Quello che in una faida tra gli amichetti loro di sinistra aveva minacciato alcune persone. Parliamo di Albino Ruberti: quando erano usciti quei video l’egemonia culturale della sinistra non era riuscita a proteggerlo e lo avevano da parte. Poi passa un anno e Gualtieri se lo riprende esattamente nella stessa identica posizione.
Bravissimo Spano, bravissimo Ruberti. Entrambi sono di sinistra: uno viene aiutato dalla destra, l’altro viene aiutato dalla sinistra. Non me ne fotte nulla, ma io vi dico: toc toc, scusatevi, dove è finito Luca Morisi? Fu invischiato in una storiaccia di prostituzione senza però nessuna inchiesta, eppure politicamente è morto. Non c’è nessuna egemonia del perdono, quando ti chiami Morisi. Toc toc, dove è finito il portavoce di Lollobrigida? Dove è finito il portavoce di cui hanno pubblicato alcune chat con un leader della Curva Nord della Lazio quando era un ragazzino?
Per quale cazzo di motivo, cara Meloni, caro Tajani, caro Salvini, nel vostro giro di governo si dice che non avete una grande classe dirigente, e poi quelli di sinistra vengono pure recuperati da voi mentre invece al primo errore i vostri li cacciate?
Io la trovo una cosa incredibile. Questa non è l’egemonia culturale della sinistra. È l’egemonia del perdono: se tu fai una cazzata a sinistra, tutto passa in cavalleria; se invece fai una cazzata a destra, devi morire!