Cronaca

“Ho trovato io il tumore a Andrea Purgatori: cosa è successo dopo”

La rivelazione del medico che ha diagnosticato per primo il cancro al giornalista di La7: “Giusto riportare la cronologia dei fatti”

andrea purgatori

Oggi al Policlinico Tor Vergata di Roma si terrà la tac sul corpo di Andrea Purgatori, il giornalista morto lo scorso 19 luglio dopo una fulminante malattia. La procura di Roma, che dopo la denuncia della famiglia sta indagando sul decesso del conduttore e autore di Atlantide, ha convocato almeno 12 persone per cercare di ricostruire gli eventi di questi ultimi mesi. Per cercare cioè di capire cosa sia successo nel tempo intercorso tra il 24 maggio, giorno in cui Purgatori si sottopone ad un controllo medico e scopre di avere un tumore di 7 centimetri al polmone, e la data dell’improvviso decesso.

Le indagini sulla morte di Andrea Purgatori

Al momento i pm Sergio Colaiocco e il sostituto Giorgio Orano hanno iscritto nel registro degli indagati due medici: il professor Gianfranco Gualdi, un luminare nel suo campo, e il collaboratore Claudio Di Biasi. Tutto ruota attorno alle difformi diagnosi che il giornalista avrebbe ricevuto in questi mesi: alla Pio XI avevano trovato delle metastasi al cervello, avviando così la radioterapia; metastasi che per i colleghi di Villa Margherita e secondo il professor Alessandro Bozzao, chiamato a dare un parere, non ci sarebbero mai state. Le testimonianze serviranno a raccogliere tutti gli elementi per ricostruire i fatti, eventuali scontri tra luminari, tutti racconti che verranno poi confrontati anche con le cartelle cliniche già acquisite dai Nas e ai risultati dell’autopsia che inizierà domani pomeriggio.

La rivelazione del medico

Intanto ieri è intervenuto nel dibattito anche Fabrizio Lucherini, medico specializzato in Diagnostica per Immagini e Radiologia in servizio alla Casa di Cura Villa Margherita. In una lettera inviata a Dagospia, Lucherini spiega di essere stato lui “il primo a diagnosticare a Purgatori un tumore del polmone”. Era il 24 maggio. “Andrea, come ogni anno, si sottoponeva presso la clinica ad un check-up di routine; e purtroppo in questa occasione, malgrado l’apparente buona salute, riscontrai questa evidente massa tumorale ad esame TC senza mezzo di contrasto del torace. Gli diedi la notizia personalmente al termine dell’esame, inutile immaginare lo sconforto ma anche la grande forza d’animo con cui Andrea reagì dopo pochi secondi”. Il giorno dopo “come sempre succede nella pratica radiologica, nei casi in cui inaspettatamente si riscontra un grave problema, si è proceduto nel giorno successivo ad effettuare una TC Total Body con contrasto, e quindi una biopsia”. Esame che pochi giorni dopo conferma la diagnosi di tumore al polmone. “Dimesso Purgatori dalla Clinica Villa Margherita, il suo curante mi informò che il giornalista si sarebbe sottoposto ad ulteriori accertamenti come la PET in altra sede”.

“Il resto è storia”, conclude Lucherini. E per storia si intende poi quello che è contenuto nella denuncia della famiglia: lo “scontro” sulla presenza o meno delle metastasi al cervello e l’ipotesi che siano state eseguite delle terapie “sbagliate”. Tutti fatti che la procura dovrà accertare.

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