Zanzara tigre

Ho una sola parolina da dire alla fornaia antifascista

L’editoriale di Giuseppe Cruciani: il caso di Ascoli, le scommesse sul nuovo Papa e il poliziotto indagato

Immagine generata da AI tramite DALL·E di OpenAI

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha espresso il suo punto di vista su diversi temi attuali, lanciando le sue consuete provocazioni.

“Incredibile, incredibile: abbiamo una nuova martire dell’antifascismo, la fornaia di Ascoli!”, ha esordito Cruciani, con il suo tono provocatorio. “Adesso alla polizia è impedito di chiedere i documenti! Identificare una persona passa per atto fascista, per atto autoritario… ma vaffanc***! La nuova forma di repressione e di pericolo democratico sarebbe l’identificazione!”. Il conduttore ha poi aggiunto: “Questa signora, che io non conosco, dovrebbe ringraziare, perché c’è la fila adesso là davanti, altro che minacce… ha avuto solo vantaggi!”

Il conduttore ha poi rivolto la sua attenzione a un’altra questione che ha definito paradossale: “Siamo un paese laico solo sulla carta. Non si può scommettere sugli eventi religiosi! Milioni di persone vogliono scommettere sul nuovo Papa, e devono andare a siti esteri. In Italia, non lo puoi fare!”.

Cruciani ha anche commentato un episodio riguardante un agente che “ha sgambettato un immigrato violento che prendeva a pugni una volante” e che, a quanto pare, “potrebbe essere indagato: questa è l’Italia!”.

Infine, il conduttore ha chiuso con una nota di colore: “Due ragazzi con lo scooter si introducono in uno degli stadi più conosciuti del nostro paese e percorrono tutta la pista, pubblicando tutto sull’internet. In quale città?!”