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I costituzionalisti bocciano il green pass

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L’Osservatorio Permanente per la Legalità Costituzionale ha realizzato un report molto dettagliato e rigoroso sul dovere costituzionale e comunitario di disapplicazione del cd. decreto green pass. Lo studio si articola su 5 punti: una premessa metodologica; il quadro di riferimento normativo europeo; l’introduzione della certificazione verde: continuità o discontinuità con il green pass europeo?; Covid pass e obbligo vaccinale: simul stabunt simul cadent?; Green pass, diritto a (non) vaccinarsi e principio di non discriminazione. Un lavoro di 25 pagine che innalza il livello della discussione e del confronto sul tema del green pass. Interessante evidenziare alcuni passaggi presenti nel punto 3 dell’analisi dell’Osservatorio Permanente per la legalità Costituzionale:

“Al momento l’impressione è che con l’ultimo suddetto decreto legge, l’ordinamento giuridico italiano non recepirebbe le scelte del diritto europeo in materia di green pass, ovvero la facilitazione della libertà di circolazione in sicurezza tesa a sopprimere la quarantena obbligatoria. Al contrario il d.l.n. 105/2021 sembrerebbe conferire al green pass natura di norma cogente ad effetti plurimi di discriminazione e trattamento differenziato. Prima dell’entrata in vigore dell’ultimo decreto-legge, che impedisce ai cittadini privi di green pass di svolgere determinate attività e di poter accedere ad una serie di luoghi, che contribuiscono al benessere psico-fisico ed alla tutela della dignità umana, il quadro normativo espresso dal nostro ordinamento sembrava porsi in armonia con quello europeo e non se ne ravvisavano profili di possibile illegittimità costituzionale”.

E ancora: “In relazione al suddetto decreto legge, sorgono pertanto plurimi ordini di problemi, perché diverse sono le dimensioni giuridiche coinvolte: 1. sotto il profilo generale, possibile violazione dell’ordinamento giuridico europeo, poiché mentre in ambito europeo il green pass ha valenza informativa, assume viceversa nel nostro ordinamento valenza obbligatoria e prescrittiva; 2. presunta violazione del dato costituzionale, laddove, pur in assenza di un obbligo vaccinale e di un serio dibattito parlamentare come accaduto in Francia, s’introducono forme di discriminazione e di trattamento differenziato nei confronti dei soggetti non titolari del green pass”.

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