Articoli

I costituzionalisti bocciano il green pass - Seconda parte

Al punto 4 il report aggiunge: “Che il decreto legge non rappresenti un’idonea base giuridica per l’introduzione e l’utilizzo dei certificati verdi è stato fatto presente anche dal Garante per la Protezione dei dati personali proprio in relazione alla questione del trattamento sistematico e non occasionale dei dati personali anche relativi alla salute su larga scala comunicati attraverso il green pass: richiamando la sentenza della Corte costituzionale n. 20 del 21 febbraio 2019, secondo cui deve esistere proporzionalità tra finalità di interesse pubblico perseguita e trattamento dei dati personali. Il Garante nel parere n. 156 del 21 aprile 2021 ha ritenuto con riferimento al dl n. 52/2021 – tra l’altro adottato in dispregio delle procedure previste dalla normativa sulla privacy – che ‘soltanto una legge statale può subordinare l’esercizio di determinati diritti o libertà all’esibizione di tale certificazione’”.

Un report molto articolato che potrebbe esser l’apripista per un dibattito serio sul green pass ed offrire anche l’opportunità di ragionare su eventuali soluzioni diverse e molto più flessibili ed efficaci, rispetto all’attuale green pass.

Carlo Toto, 11 agosto 2021

PaginaPrecedente
PaginaSuccessiva
Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it

LA RIPARTENZA SI AVVICINA!

SEDUTE SATIRICHE

www.nicolaporro.it vorrebbe inviarti notifiche push per tenerti aggiornato sugli ultimi articoli