I teorici della resa mascherati da amici della pace

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L’intellettuale di sinistra-destra (o di destra-sinistra) lo riconosci subito: quando c’è da fare o sostenere una guerra ha dei dubbi, quando c’è da avere dei dubbi fa o sostiene una guerra.

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In Italia il pacifismo non è la volontà della pace ma la volontà della resa altrui. Non bisognerebbe mai dimenticare, infatti, che il pacifismo è stata un’arma politica usata dal regime comunista dell’Urss e dal Pci in Italia. Solo i cazzoni antiamericani che albergano nella Lega di Salvini potevano essere così bravi da subire questa vetero-egemonia della propaganda comunista.

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Il pacifista italiano, succube intellettuale delle vecchie categorie pacifiste sovietiche, vuole la pace in Ucraina e così sostiene che gli ucraini si debbano arrendere. Ma quando c’era la guerra in Vietnam chiedevano agli americani di andar via e non ai vietnamiti di arrendersi. Oggi, per avere un minimo di logica, di pudore e di decenza dovrebbero chiedere a Putin di andar via.

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L’antiamericano italiano è talmente cazzone che è contro l’America perché il presidente è Biden e non Trump. È un po’ come quel cornuto che per far dispetto alla moglie si evira.

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Comunque, vi volevo dire che Putin non è di destra: è di sinistra ed è sinistro. Non è un relitto di un regime fascista: è un residuo del regime comunista sovietico. Che poi attiri l’attenzione di fessi di destra e di sinistra significa solo che i totalitarismi sono gemelli. Ma fare di Putin uno spauracchio fascista per salvare l’innocenza impossibile di sinistra è contro tutto: storia, geografia, politica, ragione, buon senso. Lo scrittore spagnolo Manuel Vilas lo ha detto con nettezza al Corriere della Sera: “La sinistra ha una questione in sospeso. Non sa dire che ‘il comunismo messo in pratica fu ed è un errore politico ed economico che porta la miseria e la morte dei lavoratori’. Quando saprà dire questa frase tornerà a essere moderna e a occupare uno spazio importantissimo nella politica occidentale”.

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Comunque, vi volevo dire che Michele Santoro non dorme più la notte al pensiero della guerra. Cavolo! Come abbiamo fatto a non pensarci prima? È questo il motivo migliore per un buon negoziato e Putin accetterà: si fermi la guerra perché la notte Santoro deve dormire!

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Comunque, vi volevo dire che la equivoca categoria dei pacifisti (da non confondersi con la categoria seria degli uomini di pace) è così composta:

  • ex comunisti più comunisti che ex;
  • comunisti di destra;
  • stipendiati dall’oro di Mosca;
  • ingrati sputanti nel patto atlantico in cui mangiano;
  • fessi.

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Comunque, vi volevo dire che le nostre arrabbiature, i nostri risentimenti, le nostre sconfitte, le nostre piccinerie umane, troppo umane non sono concetti per interpretare il mondo e giudicarlo e il mondo non sa che farsene di tutte le nostre miserie che per comodità eleviamo a nobili ideali. Il mondo, insomma, se ne fotte di noi e del nostro finto interessato dolore.

Mi dispiace, ma qualcuno doveva dirvelo.

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Insomma (in luogo del comunque), Conte e Salvini che dicono “basta armi e aiuti all’Ucraina” sono dei portavoce di Putin e Lavrov che dicono “basta armi e aiuti all’Ucraina”.

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Comunque, vi volevo dire che il fenomeno rossobruno non è nuovo: è il vecchio nazionalsocialismo. Quando c’era il governo Conte 1, con Lega e M5S, lo denunciai subito. Se si ha difficoltà a chiamare le cose con il loro nome è perché si incontrano i tabù. Per salvare il comunismo si è sempre parlato di nazismo dando vita alla contrapposizione tra nazismo e comunismo: il primo è il male e il secondo il bene. Ma si tratta di un inganno della propaganda sovietica – oggi diremmo putiniana – giacché nazismo e comunismo sono le due forme storiche del totalitarismo che hanno individuato nella civiltà liberale e borghese il loro nemico. Chi sta a destra e non ha capito questo è un coglione. Invece di dire nazismo è meglio dire la parola per esteso: nazionalsocialismo. In cui si mettono insieme i due elementi della nazione e del socialismo uniti nello Stato o nel Partito che si impossessa dello Stato a danno delle libertà dei singoli garantiti delle Costituzioni. Il nazionalsocialismo e il comunismo sono il male e la democrazia liberale è il bene. Spero che il partito conservatore della Meloni tenga ferma questa fondamentale distinzione. La democrazia liberale, imperfetta, come imperfetta, grazie al Cielo, è la umana condizione, è fragile perché molti sono i demagoghi e gli arrabbiati che credono per convenienza a illusioni, alibi, capri espiatori e all’esistenza di una “soluzione finale”. 

Bisogna mettersi l’anima in pace: la libertà è una gran fatica. Lavorate, pensate, curate i vostri santi vizi e le vostre malsane virtù e non rompete i coglioni al prossimo.

Statemi bene.

Giancristiano Desiderio, 5 maggio 2022

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