Nell’ultima trasmissione della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha aperto con due editoriali “muti”, senza commento, sul rinvio a giudizio della famiglia Soumahoro e sull’indicazione di genere in un bagno aziendale a Milano.
“La famiglia Sumahoro, tranne il signor Aboubakar, è stata rinviata a giudizio. Per carità, non c’è alcuna sentenza e il deputato ex Verderosso non c’entra nulla con frode, autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta”. Il conduttore di Radio 24 ha poi ripetuto la notizia, sottolineando che si tratta di un rinvio a giudizio e che il deputato Soumahoro non è coinvolto.
Il secondo editoriale “muto” ha riguardato una scritta in un bagno di un’azienda di Milano. “La notizia è significativa dei tempi che passiamo, dei tempi bui che stiamo vivendo. In un bagno di un’azienda di Milano abbastanza nota si vede una targa con l’omino maschio e un altro omino con metà gonna e metà senza gonna, ovvero metà uomo e metà donna, con la scritta inclusive”. Sotto, una scritta di spiegazione: “‘Il simbolo doppio indica che questo è un bagno inclusivo, ovvero, oltre alle persone del genere indicato a sinistra, possono accedervi coloro che non si identificano con il genere assegnato alla nascita e/o si trovano nel periodo di transizione'”.
Cruciani ha poi concluso: “Ragazzi miei, voi siete diventati pazzi. Siete diventati pazzi. Non è una cosa che fa un torto a qualcuno. Non danneggia nessuno, ma è la dimostrazione della pazzia a cui siamo arrivati. Che bisogno c’è di specificare che è inclusive? Che bisogno c’è? Devi andare a pisciare o a cagare o a cambiarti. Peraltro è un bagno unico per cui può entrare chiunque. Che bisogno c’è di specificare che è inclusive? Grazie al ***. Chi non si sente né maschio né femmina entra in un bagno lo stesso. Non è che c’ha bisogno della scritta ‘inclusive’ per non sentirsi discriminato, porca putt***! Io vado ai matti su questa cosa qua. Vado ai matti”.