Chiesa

Bisistina

Il cardinale spiazza i colleghi: il durissimo intervento contro Bergoglio

Joseph Zen Ze-kiunn salesiano vescovo emerito di Hong Kong si abbatte su Bergoglio e sul papabile Parolin

zen papa francesco Immagine generata da AI tramite DALL·E di OpenAI

Carramba che sorpresa! Tutti i padri cardinali, come amano chiamarsi, aspettavano l’intervento del cardinale Joseph Zen Ze-kiunn salesiano vescovo emerito di Hong Kong come un ciclone che si sarebbe abbattuto sulla testa del cardinale Parolin e sulla “lunga marcia” di avvicinamento della Santa Sede al governo di Pechino.

In effetti, la tempesta si è scatenata, ma l’anziano porporato, 93 anni compiuti a gennaio, che Papa Francesco non ha mai voluto ricevere, non ha mai citato il segretario di stato e neanche la politica vaticana verso il Celeste Impero. Si è concentrato a celebrare il funerale del bergoglismo, dei suoi aedi, dei suoi effetti sulle strutture della Chiesa e sui pericoli che ancora rappresentano per il cattolicesimo che, secondo il porporato, è stato condotto dal defunto Pontefice sulla via della disgregazione.

Dopo aver evocato la memoria di Papa Francesco, ringraziandolo ironicamente per il trattamento e l’isolamento dove lo ha tenuto per 12 anni, e dopo una veloce ma lucida analisi del marasma giuridico in cui si trova la Chiesa a causa delle “riforme” di Bergoglio (un mal consigliato tentativo di adeguarsi allo spirito del mondo, secondo Zen) ha puntato il dito contro l’insieme delle procedure adottate durante il pontificato di Papa Francesco, tutte animate dalla cosiddetta “conversazione nello Spirito”, che l’anziano porporato denuncia definendola un metodo gesuitico canadese più utile a calmare gli animi che a favorire il vero discernimento.

Aspro il monito del cardinale Zen contro il nucleo centrale della dottrina bergogliana: «Aspettare le sorprese dello Spirito? Lo Spirito verrà a dirci che ha sbagliato per venti secoli ed ora ci dirà la verità?». Sul pathos creato dal molto lucido, e molto rispettato vescovo emerito di Hong Kong, in tutta l’Asia considerato un paladino dei diritti umani, aleggia il discorso di domani del cardinale Pietro Parolin, ultimo a prendere la parola prima dell’inizio del Conclave. Parlare per ultimo, lo facevano anche i segretari della vecchia democrazia cristiana.

Luigi Bisignani, Il Tempo, 6 maggio 2025

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