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Il contributo a fondo perduto per i professionisti e le discriminazioni del Governo - Seconda parte

Indennità, artigiani e commercianti ne beneficeranno, ma per le partita Iva individuale è off limits

Ci vuole attenzione. Usciamo da un lockdown che è stato (giustamente) imposto per tutelare la salute di tutti, ma che è stato (meno giustamente) messo in conto soltanto ad alcuni. Se si comincia a fare pure discriminazioni tra quegli alcuni, si rischia davvero di esacerbare gli animi oltre il lecito. Per intendersi, una norma che dicesse “il contributo a fondo perduto è solo per chi svolge attività economica in forma societaria, mentre per chi la svolge in forma individuale si applicano altri strumenti”, costituirebbe una norma che segue un criterio condivisibile o non condivisibile, ma non arbitrario.

Farebbe storcere il naso e borbottare frasi irripetibili, ma non farebbe impugnare un forcone. Una norma come quella che invece è stata scritta nel Decreto Rilancio non segue criteri, applica discriminazioni. Questo è l’equivoco, non altro. Ed è proprio il caso di risolverlo.

Enrico Zanetti, 23 maggio 2020

Eutekne 

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