Cultura, tv e spettacoli

“Il Covid come la peste”. Un’altra bugia

Stiamo affrontando una forma di idiozia globale, sempre più grave e contagiosa

Cultura, tv e spettacoli

Stimolato dall’articolo sul filosofo Galimberti pubblicato su queste pagine, ho ascoltato la replica della trasmissione televisiva di cui quest’ultimo è stato ospite: l’ultima puntata di In Onda, condotta su La7 da Concita De Gregorio e David Parenzo. Parlando esclusivamente del super green pass e dei nemici del popolo no vax, che secondo lo stesso Galimberti seminerebbero impunemente la morte tra la collettività, ho assistito al solito, deprimente spettacolo di – se così vogliamo definirla – informazione totalmente a senso unico. Una informazione che, per quel che segue, si guarda bene del leggere e confrontare i numeri, limitandosi a gettare in pasto al popolo dei telespettatori tutta una serie di scemenze all’ingrosso da far impallidire le macchiette di Maurizio Crozza.

Nel preparare una argomentata domanda agli ospiti in collegamento, così esordisce la De Gregorio: “Non è che abbiamo perso il senso delle proporzioni? Cioè, siamo di fronte ad una pandemia di proporzioni globali. La peste del ‘500 (qui vai a capire se costei si riferisse erroneamente alla peste nera del 1.300, descritta dal Boccaccio, oppure a quella ancor più devastante di Giustiniano, che iniziò nel 541 d.C.) sterminò migliaia e migliaia di persone, miliardi di persone – migliaia o miliardi per lei pari son-. Forse se c’erano, non lo so. Non sono dati che conosco. Ma insomma, le grandi pandemie hanno sterminato moltissime persone, e noi siamo qui sempre un po’ a discutere di lana caprina. Siamo sempre un po’ scontenti di qualcosa, senza forse renderci conto che stiamo affrontando davvero una emergenza sanitaria che in questi due ultimi secoli non ha precedenti.”

Ecco, io partirei proprio da qui, rilevando ancora una volta che ciò che stiamo affrontando è una forma di idiozia globale, sempre più grave e contagiosa, che soprattutto nel versante cosiddetto progressista sta facendo una vera strage. In questo senso l’ex direttrice dell’Unità dimostra di essere giunta all’ultimo stadio di tale idiozia. Ella parla di senso delle proporzioni, e poi non sa che la peste a cui ha fatto riferimento nel migliore dei casi provocò la morte di un terzo della popolazione Europea? E quando si riempie la bocca “di una emergenza sanitaria che non ha precedenti negli ultimi due secoli”, ha mai sentito parlare della terribile influenza spagnola, la quale tra il 1918 e il 1920 provocò oltre 50 milioni di vittime su una popolazione che era circa un quarto dell’attuale?

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