Salute

Il green pass non ha spinto le vaccinazioni - Terza parte

Sicuri che il lasciapassare aiuti la campagna vaccinale? Il confronto con gli altri Paesi

La dipendenza della percentuale di vaccinati da un parametro trascurato

Interessante vedere un’ultima figura, relativa a Spagna, Belgio, Regno Unito e Israele. Il Regno Unito è un altro paese che ha accantonato, per il momento, l’idea di un passaporto vaccinale obbligatorio [3]. Infatti, nel Paese che dieci anni fa ha abolito la carta d’identità per ridurre il controllo dello Stato sui cittadini, la soluzione non piace né a destra né a sinistra. L’uso vincolante del “Covid pass” è stato sperimentato in estate solo per locali notturni, concerti ed eventi sportivi.

Israele, invece, è stato il primo paese a introdurre l’iniziativa del Green Pass già nel febbraio 2021 [11]. A giugno, però, le autorità hanno deciso di eliminarlo. In seguito, tuttavia, il gabinetto anti-coronavirus israeliano ha deciso di reintrodurre, a partire dal 29 luglio, l’obbligo del Green Pass per eventi sportivi e culturali con oltre 100 partecipanti, sia al chiuso che all’aperto [12]. La misura riguarda non solo conferenze e attrazioni turistiche ma anche ristoranti, palestre e sinagoghe.

Tuttavia, ad agosto Israele ha preso provvedimenti per estendere le sue restrizioni contro il Covid-19 a seguito di un picco che si ritiene sia il risultato della variante Delta: dal 18 agosto, il Green Pass è applicato dai 3 anni di età in su. Ciò comporta la necessità del Green Pass, che si applica alla maggior parte degli eventi e delle attività ricreative. Le persone devono dimostrare di essere vaccinate, guarite dalla malattia, o risultate negative al virus nelle ultime 72 ore, per poter entrare nella maggior parte degli spazi pubblici.

Percentuale della popolazione pienamente vaccinata contro il Covid-19 in vari paesi per notare la dipendenza di tale percentuale da un secondo parametro che ora vedremo. (fonte: Our World in Data)

Come potete vedere, i tre Paesi senza il Green Pass si collocano, come percentuale di popolazione completamente vaccinata, sopra Israele, che ha il Green Pass. Ma volevamo attirare la vostra attenzione su un altro aspetto: i due paesi che si sono vaccinati per primi – Israele e Regno Unito – sono quelli con la percentuale di vaccinati più bassi. Secondo voi perché?

Beh, non è difficile capirlo. Israele è stato il paese che ha fatto da apripista (qualcuno direbbe da “cavia”, da laboratorio per Pfizer, ma questo non è vero perché anche gli altri paesi sono stati di fatto cavie e laboratori naturali per questi vaccini sperimentali). Dunque, è comprensibile che i suoi cittadini abbiano avuto una qualche remora relativamente alla sicurezza.

Nel caso del Regno Unito, dove la campagna vaccinale è decollata alcuni mesi dopo, la gente era già più rassicurata dall’esperienza israeliana, per cui non è stato difficile raggiungere un risultato migliore. E non è quindi difficile capire perché molti paesi europei in cui la campagna vaccinale è partita dopo abbiano raggiunto una percentuale di vaccinati superiore a quella del Regno Unito. Allo stesso modo, ciò spiega perché il Regno Unito sia meno vaccinato degli altri due paesi senza Green Pass, Belgio e Spagna.

Conclusioni

A meno che non crediate agli asini che volano, vi sono forti indizi sul fatto che: 1. le persone si vaccinano in percentuale sensibilmente maggiore se sono rassicurate dagli eventi o dalle autorità sanitarie (ricorderete il “pasticciaccio” su Astrazeneca fatto dall’AIFA); 2. le persone soffrono parecchio la restrizione della libertà, e sembrano avere in tal caso come reazione quella di non vaccinarsi. Usare il Green Pass per ottenere una maggiore percentuale di vaccinazione delle persone è dunque solo una pia illusione, né più né meno dell’altrettanto sbandierata immunità di gregge. Verosimilmente, il Green Pass funziona nell’indurre a vaccinare, solo nei confronti di quella parte delle persone che devono per forza averlo per questioni di lavoro, ma sulle altre ha l’effetto esattamente opposto.  Basta guardare i grafici presentati.

 

Riferimenti bibliografici    

[1] Redazione, “Green Pass Covid-19: cos’è e come funziona la nuova certificazione per viaggiare in Italia e Europa”, ipsos.com, 3 giugno 2021.

[2] Gagliardi A., “Green pass, ecco cosa cambia e dove è obbligatorio in 10 domande e risposte”, Il Sole 24 Ore, 6 settembre 2021.

[3] Redazione, “Covid-19. Green pass sul lavoro (e non solo), dall’Europa agli Usa funziona così”, avvenire.it, 15 ottobre 2021.

[4] Betti I., “Green pass attivo dal 15 giugno. Per ora “basta un bel pezzo di carta”, huffingtonpost.it, 31 maggio 2021.

[5] “France: green pass for access to shops, restaurants and gyms”, jacobacci-law.com, giugno 2021.

[6] York J., “French health pass can be used for EU travel from June 17”, connexionfrance.com, 13 maggio 2021.

[7] “Germany introduces digital COVID-19 pass”, dw.com, 10 giugno 2021.

[8] “Germany’s take on the vaccine passport”, covidpasscertificate.com, 18 ottobre 2021.

[9] Fiore D., “Germania, la Baviera introduce il semaforo per fermare la quarta ondata: con il “rosso” arriva l’obbligo di green pass nei luoghi di lavoro”, Il Fatto Quotidiano, 3 novembre 2021.

[10] Mennitti P., “Come funziona il green pass in Germania”, 25 agosto 2021.

[11] McDonagh S., “Green pass: Which countries in Europe require a COVID vaccine pass to get around?”, 17 novembre 2021.

[12] “Covid, in Israele torna il Green Pass per gli eventi con oltre 100 ospiti”, La Stampa, 22 luglio 2021.

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