Il moralismo ambientalista ha sostituito quello marxista ormai sconfitto. È più scemo e più ingenuo, ed ha pretese universalistiche (“il pianeta è di tutti”). Anche stavolta i “buoni” sono continuamente smentiti dalla realtà fattuale, sembrano i Testimoni di Geova…
Valter
25 Luglio 2019 13:47
A Roma, dopo essere stati infestati dai cinghiali, hanno aperto alla caccia di selezione. Nella decisione ha giocato anche il timore che i romani incazzati aprissero loro la caccia di selezione ai “preservazionisti” 5s della giunta Raggi.
art3mide
25 Luglio 2019 9:37
Non riguarda solo la montagna. Prendiamo per esempio i fiumi. Sono diventati intaccabili, guai a fare pulizia, a scavare nell’alveo dei fiumi, dice l’ambientalista preservazionista … la conseguenza l’abbiamo davanti agli occhi ogni volta che piove un po’ di più: disastri.
Gherardo
25 Luglio 2019 3:48
Complimenti azzeccato articolo che riguarda un sentiment diffuso nelle vallate alpine da parte di quelli che chiamo i bucolici con la carte di credito piena. Gente che vive in montagna grazie al Turismo ma che spesso dimentica del compromesso tra Natura ed economia turistica, necessario per poter vivere al giorno d’oggi la Montagna.
Il moralismo ambientalista ha sostituito quello marxista ormai sconfitto. È più scemo e più ingenuo, ed ha pretese universalistiche (“il pianeta è di tutti”). Anche stavolta i “buoni” sono continuamente smentiti dalla realtà fattuale, sembrano i Testimoni di Geova…
A Roma, dopo essere stati infestati dai cinghiali, hanno aperto alla caccia di selezione. Nella decisione ha giocato anche il timore che i romani incazzati aprissero loro la caccia di selezione ai “preservazionisti” 5s della giunta Raggi.
Non riguarda solo la montagna. Prendiamo per esempio i fiumi.
Sono diventati intaccabili, guai a fare pulizia, a scavare nell’alveo dei fiumi, dice l’ambientalista preservazionista … la conseguenza l’abbiamo davanti agli occhi ogni volta che piove un po’ di più: disastri.
Complimenti azzeccato articolo che riguarda un sentiment diffuso nelle vallate alpine da parte di quelli che chiamo i bucolici con la carte di credito piena.
Gente che vive in montagna grazie al Turismo ma che spesso dimentica del compromesso tra Natura ed economia turistica, necessario per poter vivere al giorno d’oggi la Montagna.