Esteri

Il tunnel dell’orrore: ecco dove Hamas ha ucciso gli ostaggi israeliani

L’Idf pubblica le immagini del luogo in cui sono stati tenuti i rapiti. condizioni disumane

In tre minuti e quindici secondi, tanto dura il filmato girato a Tel Sultan, un quartiere di Rafiah nella Striscia di Gaza, il contrammiraglio Hagari, portavoce dell’IDF, ha illustrato al mondo intero dove e come i terroristi di Hamas hanno tenuto reclusi i sei ostaggi israeliani dal momento del rapimento, il 7 ottobre 2023, fino alla loro esecuzione a sangue freddo. Nel filmato si vede chiaramente che l’entrata del tunnel era posizionata sotto al pavimento di una casa privata, per la precisione sotto una stanza che era occupata da bambini: lo si capisce dalle immagini di Topolino e Biancaneve della Disney dipinte sui muri.

L’entrata si trovava sotto uno dei letti e per mezzo di quattro scale metalliche si scendeva di 20 metri prima di incrociare il tunnel vero e proprio, un cubicolo largo circa un metro e lungo 120 metri. Alla fine di questo tunnel era stata montata una porta metallica che trasformava gli ultimi 5 o 6 metri in una cella dalla quale i sei ostaggi non sono mai usciti per tutti questi dieci mesi. I militari israeliani hanno trovato bottiglie di plastica ancora piene di urina e un secchio, anche questo di plastica, dove a turno gli ostaggi potevano defecare.

Oltre alla libertà, negli ultimi mesi della loro vita, a questi giovani ragazzi è stata negato anche un minimo di privacy. Nel filmato Hagari spiega che l’ambiente è molto umido e che, considerando che quello era un tunnel magazzino o di passaggio, per cui non molto alto, in quei mesi di detenzione non è stato per loro possibile alzarsi in piedi completamente e solo due per volta potevano stare distesi. Dietro la porta metallica, che si può vedere a terra dopo che è stata abbattuta, sono stati trovati i corpi e si possono ancora vedere diversi oggetti come caricatori per mitragliatori Kalashnikov, una spazzola per capelli, alcune scatole di giochi da tavolo, l’immancabile Corano e soprattutto le macchie di sangue sui muri e sui pavimenti formatesi durante le sei esecuzioni.

Ciò che dovrebbe lasciare sconcertati, come sottolineato dal contrammiraglio Hagari, e che gli altri 101 ostaggi in mano agli assassini di Hamas sono detenuti in questo momento nelle medesime condizioni. È stato smentito che i sei siano stati uccisi perché i militari israeliani si stavano avvicinando: i corpi ritrovati erano già in fase di decomposizione. Per cui è ormai provato che si è trattato di omicidio a sangue freddo. Per finire, come se tutto ciò non bastasse, è trapelato che il corpo di Eden Yeruscialmi, una ragazza di 24 anni che al momento del suo rapimento stava lavorando come barista al Nova Music Festival, quando è stato ritrovato pesava meno di 36 chilogrammi.

Israele ha permesso il passaggio di camion con i medicinali destinati alla popolazione civile palestinese, ma gli ostaggi israeliani non hanno mai ricevuto i farmaci di cui avevano bisogno, alcuni salva vita, dei quali la Croce Rossa e il Qatar avevano assicurato la consegna. Israele ha permesso il passaggio di migliaia di autotreni carichi di tonnellate di derrate alimentari, ma i terroristi di Hamas, in stile nazista, hanno affamato gli ostaggi israeliani prima di eliminarli.

Michael Sfaradi, 11 settembre 2024

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