Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato le mosse di Donald Trump e ha espresso opinioni accese su vari argomenti, tra cui le dichiarazioni di Papa Francesco e la questione dell’antifascismo legata al politicamente corretto.
“Allora ragazzi, a me dispiace prendermela sempre con quel signore vestito di bianco, che domina il Vaticano, il Gran Visir del Vaticano – ha detto il conduttore – Papa Francesco ha attaccato Trump, in realtà si è rivolto ai Vescovi americani, dicendo che non bisogna costruire muri. Immaginate la scena: il Papa che nessuno ha eletto, nessuno ha eletto, attacca Trump votato da milioni di americani. Un’ipocrisia assoluta”.
Cruciani ha poi evidenziato il presunto doppio standard applicato dal Pontefice: “Praticamente in Germania fanno le stesse cose, cioè cacciare i migranti illegali, e in Gran Bretagna idem, ma siccome sono leader progressisti e godono di buona stampa, anche all’interno del Vaticano evidentemente, il Papa tace”.
Passando ad un altro argomento, Cruciani ha ripreso una critica mossa contro di lui riguardo le sue dichiarazioni su Elodie e l’antifascismo: “Ho detto non ci rompete i coglioni ancora con questa storia di Meloni e dell’antifascismo. Allora io voglio dirvi una cosa, sembra che ormai sia necessario avere la patente di antifascismo per condurre una trasmissione, per condurre un festival, per essere cantanti, per andare su un palco, eccetera. Allora se uno mi domanda, caro David, e gentili ascoltatori, come si diceva una volta, ma lei è antifascista? Lei, Cruciani, è antifascista? Io dico certo sono contro il fascismo del politicamente corretto, del woke, sono contro il fascismo della cultura della cancellazione e delle parole. Certo: per questo sono antifascista”. Ma solo per questo.
Infine, Cruciani ha risposto alle critiche di Gay.it rispetto alle sue dichiarazioni sull’inno italiano: “È una puttanata, una stronzata, una minchiata assoluta pensare che Fratelli d’Italia sia un inno non inclusivo, una puttanata. Penso, penso però allo stesso tempo, che il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che pure guarda i social, che pure si interessa per carità delle polemiche, non debba intervenire rispondendo indirettamente a una che si chiama ‘Francamente‘.”
Concludendo il suo intervento con un consiglio alla Meloni, Cruciani ha affermato: “Francamente penso che se ne dovrebbe fottere di rispondere sui social a una cantante o pseudo tale che si mette a cantare un inno a pagamento e critica questo inno perché non è abbastanza queer”.