Appunti sudamericani

La California non cresce: colpa dei lockdown

Ogni giorno uno sguardo alternativo sul mondo americano e sudamericano

La California è lo stato degli Stati Uniti in cui il reddito della gente cresce di meno

Pubblicato negli Usa il rapporto 2022 sulla crescita del reddito personale al netto dei sussidi federali negli stati dell’Unione. Dopo i lunghi e rigidi lockdown imposti nel 2021 da stati come New York e California rispetto a Florida e Texas ci si aspettava un rimbalzo forte nel 2022, invece è successo il contrario. L’utile netto lo scorso anno è cresciuto maggiormente in Idaho (12,5%), Texas (11,5%), Nevada (10,8%), Florida (10,7%), Arkansas (10,7%), North Carolina (10,4%) e Tennessee (10,2%). Il BEA definisce i guadagni netti come salari, supplementi salariali e reddito dei proprietari meno le detrazioni dell’assicurazione sociale del governo. In particolare esclude le ricevute di trasferimento come i buoni pasto e Medicaid.

Al contrario, la crescita degli utili in quasi tutti gli stati di lockdown è scesa al di sotto della media nazionale (8%) e la California si è classificata all’ultimo posto (5%), mentre Maryland (5,5%), Massachusetts (6,2%), Hawaii (6,2%) e New York (6,7%) hanno anche significativamente trainato verso il basso la media nazionale. “Riconosciamo che questo controllo della realtà sulla relativa prosperità dello stato non è divertente come l’accusa contro Donald Trump ma aiuta gli americani a capire quale modello di governo statale fa meglio alle persone”, scrive il Wall Street Journal.

Il Messico militarizza le sue spiagge a causa dell’alto tasso di violenza

Otto persone sono state uccise a Cancun e Acapulco all’inizio della Settimana Santa e oltre 8mila soldati sono stati dispiegati nelle principali destinazioni turistiche.

Boric firma la controversa legge sulla sicurezza che dà più poteri ai Carabineros

Il presidente cileno ha firmato ieri la controversa legge Nain-Retamal, dopo l’uccisione del terzo carabiniere in meno di un mese. La legge, che ha attirato critiche da parte dell’Onu, concede più libertà di manovra ai Carabineros nell’uso delle armi da fuoco attraverso la cosiddetta “difesa legittima privilegiata”, che esenta la polizia dalla proporzionalità, tranne quando si tratta della protezione della proprietà. Altre leggi emanate sempre ieri-come parte del cosiddetto ‘fast track’ sulla sicurezza concordato dal governo e dal Parlamento – aumentano le pene per reati come i rapimenti, criminalizzano il crimine di estorsione e danno più strumenti agli ufficiali della gendarmeria per indagare sui crimini nelle carceri. Neanche il destrorso Piñera era riuscito a fare tanto come Boric sul tema sicurezza.

Con l’omicidio di una donna e sua madre Cuba registra già 22 femminicidi nel 2023

Il doppio femminicidio di Caridad Medina e di sua madre, Adaris, il 5 aprile scorso, nel quartiere rurale El Pesquero, nel comune di Holguin fa salire a 22 il numero delle donne vittime di femminicidio, più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2022 e un record mondiale rispetto alla popolazione (come se in Italia in tre mesi ce ne fossero stati 150). La maggior parte dei femminicidi registrati sull’Isola sono compiuti da partner ed ex partner delle vittime e le province più colpite sono state Guantánamo, Villa Clara, Matanzas, Camagüey, L’Avana, ma anche Granma, Santiago de Cuba, Pinar del Río, Sancti Spíritus e Ciego de Ávila.

Le informazioni sono state verificate dallo sforzo congiunto degli osservatori della Rete delle donne cubane, Alas Tensas e Yo Sí Te Creo a Cuba. La stampa ufficiale ha dovuto riconoscere lo scorso marzo, quando nell’isola si erano già verificati almeno 15 femminicidi, di non aver affrontato il tema della violenza di genere a Cuba. Si è parlato anche della sottodenuncia dei femminicidi, ma senza fare riferimento al lavoro che gli osservatori delle piattaforme femministe indipendenti svolgono senza risorse e per questo sono sottoposte a rappresaglie da parte del regime. Questo problema è ignorato da chi si riempie la bocca di “femminismo” ma, essendo di sinistra, tace sulla strage delle donne a Cuba.

Paolo Manzo, 9 aprile 2023


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